TERAMO – Le linee di Tpl (Trasporto Pubblico Locale) in provincia di Teramo e nell’intera regione andrebbero ridisegnate: “Esistono ancora linee concepite nel dopoguerra, addirittura vigono ancora le vecchie corse operaie dove gli autobus trasportavano i lavoratori finanche alla Spiga, nei centri di produzione industriale di una volta”. Il presidente di Confindustria Abruzzo, il teramano Agostino Ballone, anche proprietario di Baltour, critica la politica regionale dei trasporti “soprattutto perché oggi è cambiato il mondo e ad esempio le nuove realtà abitative devono essere ancora servite in maniera esaustiva”. In tempi di analisi costi benefici su Tav, la nostra provincia è ancora senza alta velocità: “Quello che dobbiamo fare è tentare di agganciare questo sistema perché siamo l’unica regione, assieme a Molise e Marche, a non averla; credo che la politica debba muoversi in questa direzione”.

“Ovviamente”, come riferisce, è contrario alla gestione dei trasporti “condotta in modo monopolistico dalla società regionale (Tua), generando conflitti di interesse tra regolato e regolatore; una società che addirittura gode di una assegnazione in house in maniera diretta sfuggendo alle regole del mercato, che invece dovrebbe portare ad avere un’assegnazione dei servizi attraverso procedure concorsuali e quindi gare pubbliche”. Solo così, a detta di Ballone, si riesce a capire quale sia il miglior rapporto tra maggiore qualità e minor costo. “Occorre pertanto un confronto, perché se poi ci sottraiamo a questi e pensiamo di dare assegnazioni dirette ad aziende nelle quali si ha la proprietà, vuol dire che…”.

Sul biglietto unico in provincia di Teramo, Ballone ricorda che è sempre “un’iniziativa importante” perché alla fine dei conti si va a sviluppare l’uso del mezzo pubblico “se poi però pensiamo che con un euro dobbiamo visitare tutta la provincia, beh questo è un altro discorso, la coperta è corta: la bigliettazione copre il 30% dei costi generali.  Il discorso va attivato con le gradualità necessarie e coi riferimenti tariffari adeguati utilizzando gli scaglioni”.

Spesso le cronache riportano di mezzi che si rompono o di corse saltate “ma l’efficienza in questi casi sta nel rimediare nel minor tempo possibile, noi nel giro di venti minuti facciamo rientrare un’emergenza, quando invece ci sono casi di bus o di scuolabus che sono fermi una settimana per una rottura”. E qui subentrano i piani di investimento della Regione Abruzzo “che sono fermi”: “Nel momento in cui li realizza noi procediamo immediatamente. Noi non abbiamo problemi per i nostri bus nelle lunghe tratte, dove i mezzi hanno peraltro una vita media di due anni, ma nei servizi di Tpl”.

Ballone è stato sempre un precursore inventandosi di sana pianta la Baltour, negli anni ’70 capostipite nel suo genere delle lunghe tratte in Italia: “Dovrebbero imparare da noi”. Ad esempio, contrastando l’evasione tariffaria (In Vibrata in fenomeno raggiunge addirittura il 40-50%) che è stata pressoché debellata da Baltour (“siamo allo zero virgola”) “dapprima usando i vigilantes a bordo, poi attribuendo al personale viaggiante il compito di emettere i biglietti, non lo fa nessuno in Abruzzo”.  

Infine, prosegue proficuamente “l’alleanza commerciale tra Baltour e Flixbus”: “Noi ci mettiamo la gestione del servizio, mezzi e tratte, loro web e commercializzazione, il mercato risponde molto bene, continuiamo a ad avere grande riscontro da parte delle clientela”.

 

Maurizio Di Biagio