TERAMO – L’apprensione con cui i teramani, soprattutto quelli deboli di cuore, hanno aperto le bollette TARI -pervenute alle famiglie con puntualita? non propriamente svizzera- era piu? che giustificata. Un aumento, talvolta contenuto, piu? spesso consistente ma sempre e comunque presente. Il Sindaco D’Alberto si e? affrettato a scaricare le colpe sulla mala gestio precedente della partecipata ed alla sua “viziata gestione politica” e sulla breve stagione del Commissario. Cose che, in effetti sapevamo gia?.
La TEAM e? stata per anni un (non troppo) fulgido esempio di carrozzone che ha visto affiancare a professionisti preparati e legittimamente assunti, la presenza in organico di personaggi legati a doppio filo ad esponenti di rilievo delle passate amministrazioni. Va da se che a pagare questi costi e “l’incremento progressivo e strutturale” citato da D’Alberto, non potevano che essere i cittadini. Le rassicurazioni del primo cittadino pero? su eventuali future riduzioni non possono bastare.
Il provvedimento di riduzione del porta a porta spinto, realizzato attraverso l’implementazione delle isole ecologiche, in alcune frazioni produrra? certamente effetti di contenimento dei costi di raccolta enormi, vista l’estensione del territorio comunale, ma tale riduzione impieghera? tempo prima che sia realmente efficace ed abbia concrete ricadute sulle tariffe di ogni singolo cittadino. Una soluzione per l’immediato di cui piu? di un contribuente potrebbe beneficiare e? quella proposta con il nostro vecchio cavallo di battaglia, il baratto amministrativo.
Ricordiamo brevemente che il baratto prevede una sorta di scambio ( win to win lo chiamano gli inglesi) in cui il cittadino si mette a disposizione dell’amministrazione per lavori di pubblica utilita? (pulizia delle strade, sfalcio dell’erba, cura del verde, manutenzione di aree giochi, realizzazione di segnaletica etc.) in cambio dell’esenzione o comunque della riduzione delle tasse. E’ una pratica gia? prevista nello sblocca Italia del 2014 ed e? stata adottata ormai da tantissimi comuni. Gli step prevedono l’approvazione in Giunta, l’emanazione di un regolamento e la successiva compilazione di una graduatoria da parte dei cittadini che ne faranno domanda.
Il Movimento ha collocato il baratto tra i suoi punti programmatici per le elezioni 2018 ed ha poi presentato una mozione per la sua introduzione nel Consiglio Comunale del 02/10/2018 ed ha anche consegnato brevi manu all’assessore Filipponi una bozza di regolamento. Auspichiamo una sua veloce approvazione. Ci sembra una misura di civilta? oltre che un aiuto importante per le fasce sociali deboli e per le tante famiglie teramane che non riescono piu? ad arrivare a fine mese. Sarebbe importante che almeno per la TARI, ottenessero la possibilita? di uno sgravio.
Pina Ciammariconi e Cristiano Rocchetti