TERAMO – Tra gli sberleffi di alcuni assessori della prima Giunta Brucchi, nel 2009 il sottoscritto insieme ad alcuni amici organizzò una raccolta di domande di rimborso Iva su Tia, in quanto si ritenne che l’imposta Iva non dovesse applicarsi su un tributo (Tia). In poco tempo, con l’allestimento di un tavolo sotto i portici del Caffè Grande Italia, aderirono alla proposta un numero elevato di contribuenti (circa 800), le cui richieste vennero protocollate dal Comune di Teramo. Ne parlarono in più riprese i giornali e le Tv locali in quanto si trattava di una delle prime iniziative sul territorio nazionale. Trascorsi i 90 giorni previsti dalla normativa tributaria senza che l’Ente Comune avesse dato alcuna risposta, avverso il silenzio-rifiuto dello stesso occorreva proporre singoli ricorsi diretti alla Commissione Tributaria Provinciale; la qual cosa non avvenne perchè gli oneri afferenti i reclami apparvero alquanto elevati rispetto ai rimborsi Iva accordabili dai Giudici.
Negli anni successivi la Suprema Corte Costituzionale ha emesso una sentenza, al riguardo con la quale dichiarava non dovuta l’Iva su Tia, in quanto quest’ultima non aveva natura di corrispettivo. Codesta importante decisione, insieme alle numerose domande di rimborso pervenute dai cittadini teramani, indusse la Team spa a proporre nei confronti dell’Erario una richiesta di restituzione dell’Iva per €2,5 mln circa per i periodi considerati. A giudizio dello scrivente l’iter procedurale non è stato completato in quanto il diritto al rimborso matura solamente a seguito di una decisione dei Giudici Tributari; pertanto, si impone che nei termini decadenziali (dieci anni dal 90° giorno della richiesta) venga prodotto un ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale da parte della Team spa. La probabilità che il ricorso abbia esito favorevole è alquanto elevata ed esso produrrebbe come effetto la restituzione alla città di Teramo dell’Iva versata indebitamente nella misura che i Giudici Tributari andranno a sentenziare.
Al riguardo fa bene il sindaco D’Alberto a sollecitare un’azione da parte della Team spa nei riguardi dell’Erario, a completamento dell’iter procedurale, i cui risultati sperati saranno il premio di iniziative indotte dai cittadini-contribuenti. Anche in questa vicenda la partecipazione popolare sta dando i suoi frutti, a dimostrazione che se è faticoso governare con il confronto continuo è del pari evidente che i risultati attesi sono più facili da raggiungere.
Domenico Bucciarelli