E’ proprio vero che il Teramo non debba più godere neppure nei pochi momenti di soddisfazione sportiva degli ultimi anni! Adesso ci mancava la “grana Capaldi”… Ai più attenti non sarà sfuggito che a Ravenna non era presente e anche se ci diranno che il motivo è da ricercare nelle non buone condizioni di salute del suo caro papà (purtroppo è cosa vera, quest’ultima), i motivi sono altri. Da qualche tempo, infatti, tra lui e Luciano Campitelli i rapporti professionali non sono più quelli di un tempo. Il dirigente biancorosso, che ha il contratto in scadenza il prossimo 30 giugno, non sempre è riuscito ad “allineare” le volontà operative del suo Presidente a quelle ritenute più idonee, facendo spesso ricorso al “muro contro muro”. Sono queste le situazioni che li hanno portati a discutere più volte, fino a quando sono diventate troppe. Troppe per Luciano Campitelli, ma troppe anche per Emilio Capaldi. E dire che il governo del D.G., che ha creato un gruppo di lavoro che stima e dal quale è stimato, ha generato flussi di danaro in entrata, per la società Teramo Calcio, molto importanti (somme superiori a 100.000,00 euro ogni 7 partite…), non lontane dai 700.000,00 euro complessivi a stagione! Evidentemente l’aver saputo pianificare bilanci di previsione come meglio non si sarebbe potuto, l’aver messo in atto una oculata gestione del club, comprensiva anche di situazioni debitorie pregresse, o l’aver saputo “assistere”, come pochi avrebbero saputo fare, la delicata situazione estiva pre-iscrizione alla corrente stagione, hanno valore relativo per il Presidente che, evidentemente, è pronto a guardarsi nuovamente attorno. E’ pronto a farlo nel caso di allenatori, di direttori sportivi, di calciatori, di nuovi dirigenti e anche di nuovi direttori generali, evidentemente. E dire che ieri, il Teramo, ha vinto a Ravenna, ha forse dato un calcio alla crisi, ha forse aperto spiragli diversi al campionato… Mah!