(Ultimo aggiornamento: venerdì 22 febbraio 2019 alle ore 17:58)
ATRI – Esami finali domani, sabato 23 febbraio, per i 60 partecipanti iscritto al Corso per Ufficiali di gara e commissari di percorso che l’Aci di Teramo, su impulso del presidente Carmine Cellinese, ha attivato in collaborazione con il Comune di Atri. I corsi, tenuti da istruttori federali dell’Automobile Club di Teramo, sono stati ospitati nell’aula consiliare della città ducale messa gentilmente a disposizione dal sindaco di Atri Piergiorgio Ferretti e dal consigliere delegato allo Sport, Pierfrancesco Macera.
L’iniziativa, tesa a formare e abilitare commissari di Percorso, Verificatori Sportivi e Verificatori Tecnici, ha spaziato dai cenni sull’organizzazione dello sport federale, sulle licenze sportive, e sull’uso delle bandiere, fino a elementi base sulle modalità di primo intervento sanitario. Il presidente dell’Aci di Teramo Carmine Cellinese si è detto molto orgoglioso della grande partecipazione e dell’interesse suscitato da questo appuntamento formativo che ha visto tra i relatori Francesco Goffredo, Claudio Passeri, Gabriele Lamonica, Roberto De Maggi, e Innocenzo Iannetti.
«L’Aci di Teramo – dichiara Cellinese – ci tiene particolarmente alla formazione intesa come offerta didattica a 360°. L’Aci infatti, spazia dai corsi di prevenzione alla guida per sensibilizzare i più giovani, sino ai corsi di abilitazione per ufficiali di gara in modo da alzare l’asticella della professionalità per i ruoli ricoperti in ambito sportivo automobilistico. L’attenzione e la partecipazione dimostrata dall’iscrizione di questi 60 partecipanti al corso di Atri, testimonia il bisogno crescente di una formazione qualificata in questi ambiti. Noi come Aci facciamo la nostra parte rispondendo in maniera capillare alle sollecitazioni che ci vengono dal mondo della scuola e dello sport».
Inoltre, dalle 16 di domani, saranno esposte nel chiostro di Palazzo Ducale la Peugeot 106 rally del pilota Massimiliano Di Fabio e la Lancia Delta Evo dell’equipaggio composto da Roberto Di Giuseppe e Riccardo Ponzio.