TERAMO – L’anno scorso ci dicevamo che Giulia doveva essere l’ultima, che avremmo bruciato tutto, e invece ci troviamo a piangere altri due femminicidi che si aggiungono ai 21 avvenuti da gennaio.
Pensano che il modo migliore per combattere questa piaga sia l’intensificazione nelle città di quella che chiamano sicurezza, con la presenza crescente di telecamere, zone rosse e il ricorso massivo a pattuglie nelle strade, ma allo stesso tempo eliminano l’educazione sessuale e affettiva dalle scuole.
Comportamento legittimato e applicato con il nuovo Decreto Legge Sicurezza (ex ddl1660) imposto dal governo per reprimere tutte le soggettività, trasformando il paese in un vero e proprio stato di polizia.
Che cosa deve succede ancora per scendere tutt3 in piazza?