ASSERGI – È realtà attiva e funzionale, il Campo Catalogo Castagno realizzato ad Acquasanta Terme, nel territorio marchigiano dell’Area protetta, al fine di custodire il germoplasma castanicolo recuperato e caratterizzato da un punto di vista genetico e sanitario. Frutto di un percorso di promozione e valorizzazione multifunzionale della castanicoltura regionale, avviato dal Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, dalla Regione Marche e dall’AMAP – Agenzia per l’Innovazione nel Settore Agroalimentare e della Pesca, all’interno del Campo catalogo sono state messe a dimora oltre 100 piantine di Castanea sativa, molte delle quali innestate con marze recuperate da piante madri iscritte al Registro Regionale della Biodiversità Agraria.
“Il Campo Catalogo Castagno – commenta con orgoglio il Prof. Sergio Murolo del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali dell’Università Politecnica delle Marche, Responsabile scientifico del progetto – ha un elevato valore simbolico oltre che scientifico e rappresenta un vero e proprio scrigno in cui viene custodita la biodiversità castanicola, soprattutto di quelle accessioni a rischio di erosione genetica”.
“Fin da subito ha creduto nell’iniziativa – dichiara il Presidente dell’Ente Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga Avv. Tommaso Navarra – incentivandone la realizzazione, consapevole dell’importanza della filiera castanicola e della sua rivitalizzazione, ai fini della conservazione e dello sviluppo socio-economico del territorio non solo marchigiano ma anche abruzzese nell’ambito di una produzione tradizionale estesa su entrambi i versanti. Non vi può essere resilienza senza economia, comunità riscostruita senza conservazione delle filiere economico-produttive storicamente da sempre presenti. Un ringraziamento speciale va al Sindaco di Acquasanta Terme Dott. Sante Stangoni che ha fortemente voluto la sinergia con l’Università della Marche candidando il proprio territorio a questa implementazione positiva”.