TERAMO – Domani dalle 9:00 alle 13:00 presso l’Istituto Di Poppa di Teramo si svolgerà la manifestazione AGRICHEF, promossa dalla CIA, la Confederazione Italiana Agricoltori, che si propone di “evidenziare piatti di agriturismi di qualità ispirati dalla tradizione nei quali, però, si possano individuare anche segni evidenti di genuinità e di presenza di sostanze benefiche per la salute nonché, se necessarie, modifiche innovative nella preparazione di essi che ne aumentino il valore nutraceutico”. (come scrive il prof. Primavera nella presentazione dell’iniziativa)

Questo il programma completo:

Ore 9.00 – Presentazione delle aziende agrituristiche e dei piatti con la partecipazione degli alunni dell’Istituto.

Ore 9.30 – Preparazione dei piatti

Ore 10.00 – Aula Magna dell’Istituto Alberghiero, convegno “Cucina del territorio e nutraceutica”.

Partecipano:
Prof. Dino Mastrocola, Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Teramo.
Prof. Gino Primavera, gastronomo
Prof. Leonardo Seghetti, tecnologo alimentare
Tommaso Buffa, Direttore nazionale Turismo Verde. “Il festival Agrichef” per la valorizzazione della cucina del territorio.
Chiude i lavori Mauro Di Zio, Presidente regionale Confederazione Italiana Agricoltori.
Modera Roberto Battaglia, Presidente Provincia Cia L’Aquila-Teramo.

Ore 12.00 – riunione della giuria e valutazione piatti

Ore 13.00 – presentazione del risultato finale.

A seguire buffet con prodotti del territorio offerto dalle aziende partecipanti.

Ecco invece le considerazioni preliminari a cura del Prof. Gino Primavera sulla manifestazione Agrichef della Cia.

Alcune considerazioni generali ci inducono ad una riflessione sui cibi della tradizione e sui modelli nutrizionali che i cambiamenti in atto nella nostra società propongono. Da alcuni studi è emerso che le scelte dei consumatori verso una alimentazione tradizionale, dei suoi prodotti e dei modelli nutrizionali relativi, hanno subito negli ultimi anni una riduzione di circa il venti per cento: una grossa fetta di consumatori, nonostante la qualità dei prodotti tradizionali sia aumentata, si rivolge a modelli nutrizionali nuovi, spesso eccentrici, spesso basati su criteri discutibili ma sicuramente in aumento.
I modelli vegani, l’alimentazione del “senza” (senza glutine, lattosio ecc) sono alcuni esempi. Sono nate tante “tribù” del cibo che spesso, senza validi contenuti dal punto di vista nutrizionale, stanno sostituendo una parte del modello alimentare tradizionale.
Tanti di questi modelli non hanno una validità nutrizionale vera, ma non dobbiamo sottovalutarli e dobbiamo guardarli come “concorrenti” di una tradizione che ha sì riferimenti in cibi eccellenti e in un modello alimentare di qualità, ma a volte non ne sa percepire le evoluzioni. Le tribù del cibo vanno valutate, non schernite, perché le motivazioni di fondo di queste tendenze nutrizionali alternative, anche se discutibili, vanno ricercate comunque nella richiesta di salute nel cibo che influenza le scelte del consumatore.
Ora, se la scelta dei consumatori verso uno stile di alimentazione tradizionale, fatta di ottimi prodotti, resta al palo, o comunque non cresce in modo significativo, ciò vuol dire che questi non riescono a comunicare le qualità nutraceutiche che possiedono, il rapporto con la salute; non riescono a rapportarsi in modo strutturale con le nuove esigenze; significa che la produzione legata alla tradizione non sa comunicare sufficientemente tali aspetti e si limita a presentare un prodotto buono ma statico, non evoluto e coerente con le nuove esigenze, a volte anche inutilmente folkloristico.

Occorre quindi un cibo buono , ma opportunamente adeguato ai tempi, unitamente ad una comunicazione importante e ad una offerta che indichi come valore fondante la presenza di sostanze nutraceutiche, che fanno bene alla salute.
La Manifestazione Agrichef si propone, dunque, di evidenziare piatti di agriturismi di qualità ispirati dalla tradizione nei quali, però, si possano individuare anche segni evidenti di genuinità e di presenza di sostanze benefiche per la salute nonché, se necessarie, modifiche innovative nella preparazione di essi che ne aumentino il valore nutraceutico.
Considerazioni preliminari a cura del Prof. Gino Primavera