TERAMO – Da troppi mesi è sorta un’emergenza in Viale Bovio che ha sospeso le norme di convivenza civile e che sembra non interessare alle Istituzioni: si tratta del bivacco sistematico di utenti stranieri a ridosso dei cancelli della Questura e nelle immediate vicinanze, con particolare riferimento al lunedì e al mercoledì notte, in quanto i servizi relativi allo sportello immigrazione vengono forniti il martedì e giovedì mattina. 

I problemi che sorgono a danno della popolazione residente e dei frequentatori di Viale Bovio sono due: il primo è igienico-sanitario in quanto tali immigrati dormono per strada e lì svolgono le funzioni corporali, purtroppo imbrattando le aree limitrofe (e gli spazi condominiali privati); il secondo è di sicurezza perché si sono moltiplicati i fenomeni di molestie verbali e di minacce a danno soprattutto delle donne. 

Le soluzioni tampone potrebbero essere almeno tre: in primis variare l’orario degli Uffici preposti ai servizi di immigrazione dalle ore antimeridiane a quelle pomeridiane, in tal modo evitando che le persone debbano dormire in loco in attesa dell’apertura della Questura l’indomani mattina; in secondo luogo istituendo delle liste di prenotazione e contingentando il numero delle persone da servire, in tal modo evitando la calca e le code ad esaurimento che creano un affollamento negativo per tutti; in terzo luogo con la presenza permanente in loco di una pattuglia della Polizia che funga da deterrente per qualsivoglia fenomeno di stazionamento non autorizzato. 

La soluzione di lungo periodo e di civiltà è l’allestimento di un centro di accoglienza e/o dormitorio pubblico, laddove consentire a chiunque ne abbia necessità di poter pernottare e di poter svolgere le ordinarie funzioni corporali senza dover degradare se stesso e la città, facendo in luogo pubblico ciò che è decoroso svolgere in luogo privato. 

Chiaramente la questione coinvolge il più ampio problema di chiunque non abbia un tetto: la città ha il dovere di prendere provvedimenti affinché nessuno debba dormire per strada, fenomeno che degrada la comunità intera e soprattutto la dignità umana. 

Da anni come forza civica offriamo soluzioni, chiedendo ripetutamente l’allestimento di un dormitorio che il Comune sembrerebbe aver accolto favorevolmente, ma che ad oggi è ben lungi dall’essere a disposizione delle situazioni emergenziali come questa. 

Ci rivolgiamo al Questore innanzitutto, persona certamente sensibile a questo tema,  e in pari tempo al Sindaco e al Prefetto, ma anche all’ATER e all’ADSU che hanno numerose strutture immobiliari inutilizzate e da riqualificare (pensiamo agli immobili ATER in Piazza Donatori di Sangue e in Via Piave, oppure ancora all’ex Casa dello studente a Coste Sant’Agostino che non è mai stata utilizzata), così come al Centro servizi per bisognosi a Villa Pavone il cui appalto avrebbe già dovuto concludersi, secondo il cronoprogramma annunciato dall’Amministrazione comunale. 

Ci rifiutiamo di credere che sia una questione di risorse economiche, perché la dignità della persona – unitamente alla Salute – sono i beni primari che una comunità deve garantire a chiunque e certamente non sono particolarmente onerosi come i concerti, le feste di piazza (come quella in corso da giorni lungo Viale Mazzini) o i milioni spesi per lo Stadio Bonolis. 

Peraltro, il degrado di Viale Bovio si è esteso alla Villa comunale e a Piazza Garibaldi, accentuando i fenomeni di microcriminalità (dallo spaccio alle risse frequenti, fino ai fenomeni di molestie), acuendo lo stato di crescente insicurezza degli abitanti, fomentando la paura e il disagio degli utenti, trasformando i luoghi in cloache a cielo aperto proprio nelle vicinanze di scuole materne, medie e superiori, persino utilizzando le fontanelle pubbliche come sanitari di bagni privati. 

Il senso di responsabilità richiede azioni precise e soluzioni tempestive, prima che abbiano a verificarsi problemi peggiori e conseguenze ulteriormente spiacevoli, non ultima lo spopolamento ulteriore del centro di Teramo, già colpito da ogni sciagura ipotizzabile. 

Teramo,  18 marzo 2025

Il Consigliere Comunale

Maria Cristina MARRONI

Una residente di Viale Bovio

Stefania CIAFALONI