PESCARA – Nei pressi di molte farmacie si trovano i contenitori per la raccolta dei farmaci scaduti, un servizio essenziale per evitare che questi, che sono rifiuti speciali, finiscano nell’ambiente o nei normali cassonetti, con potenziali rischi per la salute e l’ecosistema. Tuttavia, l’immagine di un contenitore traboccante, come quello della, solleva diverse criticità che meritano attenzione: l’eccessivo consumo di farmaci, il loro errato conferimento e una gestione non sempre puntuale della raccolta. Si tratterà sicuramente di un caso isolato, per via di un improvviso e massiccio conferimento, ma ad ogni modo questa scena induce ad una riflessione, come quella che segue, ad esempio.
L’eccesso di farmaci e lo spreco – Il primo problema riguarda la quantità di farmaci che vengono acquistati e poi scartati. L’abitudine di accumulare medicinali nelle case, spesso senza un reale bisogno, porta a un inevitabile spreco. Questo può derivare da confezioni vendute in quantità superiori all’effettivo utilizzo, da prescrizioni non completate o da un consumo eccessivo indotto da un uso non sempre necessario. Oltre all’impatto economico, va considerata la questione ambientale: i farmaci sono rifiuti speciali che necessitano di un trattamento adeguato per evitare contaminazioni del suolo e delle acque.
Errori nel conferimento: un problema diffuso – Osservando il contenitore stracolmo, un altro problema evidente è il conferimento scorretto. Spesso, oltre ai medicinali, vengono gettati anche gli imballaggi esterni in cartone e i foglietti illustrativi, che invece devono essere smaltiti nella raccolta differenziata della carta. Nel contenitore per i farmaci scaduti andrebbero inseriti solo: il medicinale vero e proprio; il blister, il flacone o qualsiasi contenitore che sia stato a diretto contatto con il farmaco. Questa semplice regola, se rispettata, permetterebbe di ottimizzare lo spazio disponibile e rendere più efficiente la raccolta.
Svuotamento non tempestivo – Un altro elemento critico è la frequenza dello svuotamento di questi contenitori. Quando non vengono svuotati con regolarità, si crea una situazione di degrado che non solo compromette il decoro del luogo, ma può anche rappresentare un rischio per la sicurezza, lasciando farmaci esposti a possibili usi impropri. Una gestione più attenta da parte degli enti preposti e un monitoraggio regolare dello stato dei contenitori sono essenziali per evitare simili accumuli.
La chiave: comunicazione e consapevolezza – Tutti questi aspetti, il consumo eccessivo di farmaci, il loro errato conferimento e la gestione inefficiente della raccolta, sono legati da un comune denominatore: una comunicazione non efficace e la mancanza di consapevolezza. Sul fronte sanitario, serve un’educazione all’uso più razionale dei farmaci, evitando acquisti inutili e sprechi. Sul fronte ambientale, è necessario sensibilizzare i cittadini su come conferire correttamente i farmaci scaduti, evitando di riempire i contenitori con materiali non idonei. Una maggiore attenzione a questi aspetti può ridurre lo spreco, migliorare il servizio e contribuire a una gestione più sostenibile dei farmaci e dei loro rifiuti. – Giancarlo Odoardi, Rifiuti Zero Abruzzo –