Critica alla gestione del Sindaco Nugnes
ROSETO – “Ci eravamo augurati che, almeno per una volta, il Sindaco Nugnes avesse un sussulto di onestà intellettuale e ci risparmiasse la solita lamentosa giustificazione. Purtroppo, ci aspettavamo troppo, e la vergogna non ha limiti: anziché chiedere scusa ai cittadini e ai consiglieri di opposizione per l’ennesima brutta figura, l’amministrazione Nugnes alza il tiro e rilancia” così i consiglieri Francesco Di Giuseppe, Teresa Ginoble e Nicola Petrini tornano sulla sentenza TAR contro il regolamento consiliare dopo le dichiarazioni rilasciate dalla maggioranza.
Se, come sostiene il presidente Recchiuti, il regolamento del consiglio conserva la sua piena validità e la sentenza del TAR non comporta alcun effetto negativo, giudicando solo un vizio di forma, allora che bisogno c’è di appellarsi al Consiglio di Stato? Non sarà forse per mera infantile soddisfazione personale?
Intanto la ricerca vana quanto inutile di una gratificazione graverà come sempre sulle casse dell’Ente. Quel che è peggio è che mentre non sono in grado di recuperare fondi per coprire l’aumento dei buoni pasto per sostenere e aiutare le famiglie – come se questa non fosse una priorità di chi amministra – il sindaco Nugnes insieme alla presidente Recchiuti e a tutta la maggioranza non hanno problemi a impiegare altri soldi dei cittadini di Roseto per tentare di difendere a tutti i costi la loro illegittima e prepotente attività amministrativa.
“Ci viene spontaneo un suggerimento: se vogliono tornare cocciutamente in un’aula di tribunale, che almeno stavolta lo facciano a spese proprie, perché è inammissibile che siano i cittadini a dover sostenere le pesanti spese legali legate al desiderio di salvarsi la faccia per i molteplici errori commessi” è quanto dichiarano i consiglieri di opposizione, firmatari del ricorso che ha dato loro ragione.
“Inoltre, seppure per il bene della città vorremmo a tutti i costi evitare di creare vuoti amministrativi a causa della incapacità di questa amministrazione, temiamo che questi atteggiamenti ci costringeranno a breve a impugnare alcune delibere approvate con un regolamento palesemente illegittimo. Così, tutti i cittadini potranno finalmente rendersi conto della loro arroganza e incompetenza” concludono Di Giuseppe, Ginoble e Petrini.