TERAMO – La ventesima giornata di campionato è quella che lascia alla Lisciani Teramo il sorriso più grande della stagione. Con due gare ancora da disputare, i biancorossi centrano aritmeticamente la salvezza diretta al primo anno di Serie B. E lo fanno agguantando, con le unghie e con i denti, il risultato minimo per centrare il traguardo. Finisce infatti 3-3 contro CUS Macerata al Pala Acquaviva, in un
incontro combattuto e che ha fatto vivere emozioni contrapposte nei suoi 40′. A Teramo il merito di aver opposto resistenza ad alcune difficoltà sopraggiunte nel corso della stagione, come gli ultimi pesanti infortuni di Cavalli e Ferretti, e di non aver mai mollato il focus sull’obiettivo primario, regalandosi anche un altro possibile traguardo, quello dei playoff, visto il quarto posto attuale in una bagarre che quasi sicuramente si prolungherà fino all’ultima giornata.
Il sabato decisivo, per i biancorossi, parte con un flash del duo Lancia-Di Blasio, con il primo ad innescare la stoccata da fuori del secondo e la respinta a terra del portiere Gutierrez. Macerata non ci sta e prima spreca un contropiede 2vs1 con Francesco Marangoni neutralizzato da Giuliani, e poi sblocca al 5’27”: una lettura difensiva completamente sbagliata consegna a Pietro Marangoni un pallone che, da appena dentro l’area, chiede solo di essere spedito in porta, 1-0. Reazione immediata di Teramo, Panacci chiede il triangolo a Lancia, che di tacco lo accontenta, tiro dal limite appena fuori. 8’32” all’intervallo lungo e la Lisciani rimette in equilibrio il parziale: gran lavoro di Compagnoni che arriva in area senza concludere, lo fa Di Blasio prontissimo sul secondo palo ed è 1-1. Macerata non rientra in partita e i locali insistono. Panacci innesca un verticale Lancia che calcia in corsa in diagonale senza prendere la porta, la stessa coppia porta al sorpasso biancorosso a 2’10” dalla sirena: Lancia riceve a destra e innesca Panacci centralmente, stavolta Gutierrez non può nulla ed è 2-1, col numero 9 che corre in tribuna a dedicare il gol all’infortunato Ferretti. Quando sembra destinato ad essere il risultato finale del primo tempo, la beffa: mancano 20 secondi quando Matteo Francavilla prende palla al limite su un’uscita di Lancia e scaraventa in porta il 2-2 lasciando di sasso il pala Acquaviva, e animando in anticipo il secondo tempo.
Nella ripresa è un monologo di occasioni teramane per 10′, seppur con un ritmo meno incisivo di altre gare. Al 2′ Lancia riceve sull’out mancino, si accentra e col destro sfiora il primo palo. Poco più tardi Gutierrez disinnesca in due tempi la botta dal limite di Di Blasio. Mentre al 6′ è imprecisa la volée di Panacci su un colpo sotto a liberarlo di Compagnoni. Così, alla prima vera palla utile della ripresa, a 6’13” dalla fine, Francesco Marangoni si gira su Passamonti al limite e insacca il vantaggio maceratese. Teramo reagisce con un diagonale di Lancia violento da sinistra a destra, appena fuori di un soffio e con Compagnoni che non ci arriva per centimetri a chiudere sul secondo
palo. Due episodi segnano il finale di partita. Seresi scarica un missile dal limite su cui è fondamentale l’intervento di punta di Giuliani che salva il risultato, e pochi istanti dopo, a 2’17” dalla sirena finale, Teramo pareggia: serie di scambi sull’asse degli ex Futsal Celano: Lancia dà un cioccolatino a Panacci al limite, il portiere mura il tiro, ma lo stesso Lancia, quando la sfera sta uscendo, si avventa colpendo in acrobazia sulla linea di fondo in anticipo sul difensore, rimettendo verso la porta e con il tocco decisivo di Seresi che manda la palla in fondo al sacco, è il gol della salvezza per la Lisciani Teramo, è il gol che fa esplodere l’Acquaviva. Finisce così, con un pirotecnico 3-3 a mo’ di montagne russe. La certezza è che la città e la provincia di Teramo si sono guadagnate sul campo ancora per un anno la permanenza del Futsal locale nel panorama nazionale.
La possibilità è di giocare anche gli spareggi promozione: ora in classifica Teramo condivide il quarto posto con Recanati, a -2 dal secondo e a -1 dal terzo, con una lunghezza di margine su Fano e Jesi. E tra due settimane, dopo la sosta, ci sarà l’ultimo derby d’Abruzzo dell’anno, tra Chieti e Lisciani, tra seconda e quarta. Una vetrina per il movimento regionale, un’opportunità di sognare ancora più in grande per i ragazzi di mister Walter Di Domenico – Ufficio Stampa