ATRI – È stato ampiamente partecipato il dibattito organizzato dalla neocostituita Cpo del Comune di Atri sul tema della vittimizzazione secondaria. Sabrina Prioli, cooperante internazionale e componente della CPO Regionale, ha raccontato il trascorso di violenza del quale è stata vittima nel 2016 in Sud Sudan nell’ambito di un’azione di guerriglia civile e si è soffermata sulle conseguenze indirette della mancata risposta delle istituzioni.

Il workshop, moderato dalla giornalista Evelina Frisa, ha visto la partecipazione del Sindaco di Atri Piergiorgio Ferretti, dell’Assessore alle politiche sociali Alessandra Giuliani la quale ha ringraziato la Cpo uscente e formulato un augurio di buon lavoro ai nuovi eletti. Presenti il Questore di Teramo Carmine Soriente, il Vice Prefetto Alberto Di Gaetano, il Commissario Sara Massaccisi, il Maresciallo Carlo Flati, il Presidente della Fondazione Tercas Piero Di Felice e il Dirigente del Liceo Illuminati Adriano Forcella. Numerosa la presenza di pubblico e addetti ai lavori.

Dopo la relazione introduttiva della nuova Presidente della Cpo Cristina Marcone, incentrata sul lavoro svolto per il contrasto alla violenza di genere ed il saluto della Presidente Provinciale Erika Angelini, la Prioli ha introdotto il suo nuovo libro dal titolo “Non finisce mai. Dalla sopravvivenza alla consapevolezza. Dialoghi sulla vittimizzazione secondaria”. Un racconto toccante e lucido, attraverso il quale l’autrice si propone di offrire alle donne con un trascorso di violenza quel sostegno che a lei è mancato e che non può prescindere da una più consapevole partecipazione e sensibilizzazione delle istituzioni, delle organizzazioni non governative, degli uomini e delle donne della società civile.

Amelide Francia, Presidente della sottocommissione legislativa della CPO della Regione Abruzzo, interloquendo con l’autrice, ha altresì approfondito l’aspetto della tutela sociale e giudiziaria della vittima, analizzando i punti di forza e le criticità del panorama normativo italiano.

Gli apporti delle autorità e degli stakeholder presenti hanno composto un quadro di lavoro particolarmente stimolante,  nel segno di una compliance perseguibile tra istituzioni e rete del sociale sulla quale occorre operare in stretta sinergia.