L’AQUILA – Rinviato il punto saliente del Consiglio regionale di oggi in merito all’approvazione della legge 45/2024 sulle aree idonee. L’aggiornamento dei lavori, a venerdì  14 marzo,  è stato chiesto e ottenuto dai Consiglieri di Opposizione che compongono il Patto per l’Abruzzo. “Un rinvio necessario – spiegano – perché il progetto di legge predisposto dalla Giunta,  e sul quale si sono svolte le audizioni di Sindaci, associazioni di tutela ambientale e associazioni del comparto agricolo,  è stato completamente riscritto dagli emendamenti della maggioranza di centrodestra. Interventi che hanno solo aumentato i dubbi di tutti, tanto che oggi la stessa maggioranza ha presentato quattro sub emendamenti che riscrivono e sostituiscono integralmente gli articoli 2-3-4 e 5. Praticamente tutta la legge. Ad aggravare il pressapochismo legislativo del centrodestra  – incalzano i consiglieri del Patto per l’Abruzzo –  c’è stato il consueto ostracismo verso la funzione dei consiglieri di opposizione. Infatti, fino alla conferenza dei capigruppo di oggi pomeriggio, da noi appositamente richiesta per superare l’empasse creatosi, i sub emendamenti di maggioranza non erano stati pubblicati e resi noti alle forze politiche di opposizione.  Grazie al rinvio ottenuto avremo più tempo per ragionare, con sindaci e associazioni interessate, sul testo di legge che sarà realmente in discussione in Consiglio regionale. Un atto di trasparenza dovuto, anche verso chi è venuto in commissione per essere audito ed esprimere delle riflessioni in merito a una norma che, di fatto, non sarebbe mai arrivata in aula come era stata presentata. L’obiettivo del Patto per l’Abruzzo è, e rimane, quello di dotare la Regione Abruzzo di uno strumento chiaro, che abbia il fine di incentivare la produzione di energia rinnovabile e contestualmente salvaguardare le colture, i luoghi di pregio e il ruolo degli amministratori locali. Continueremo a lavorare con determinazione affinché l’Abruzzo abbia il migliore ordinamento possibile su un tema così delicato e impattante nell’assetto del territorio” concludono.