TERAMO – Lunedì 13 febbraio presso l’Archivio di Stato di Teramo è stato effettuato dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria il primo versamento di materiale archivistico afferente alle Carceri Giudiziarie del capoluogo aprutino.

Gli Archivi di Stato conservano e valorizzano i fondi archivistici prodotti dagli enti periferici dello Stato Italiano, ai sensi del Codice dei beni Culturali (d.lgs. 42/2004); ne segue quindi la destinazione naturale della documentazione storica della casa circondariale di Teramo è l’Archivio di Stato di Teramo, tanto più considerando che proprio nell’edificio attualmente sede dell’Archivio  si trovava il carcere la cui documentazione è stata oggetto di versamento.

Il versamento, primo del suo genere dalla nascita dell’Archivio, si è reso possibile grazie alla sinergia tra l’amministrazione culturale e quella penitenziaria, rappresentate rispettivamente dalla direttrice dell’Archivio di Stato dott.ssa Valentina Carola e dalla funzionaria della Casa Circondariale dott.ssa  Roberta Pizii.

Il fondo consta di 13 faldoni contenenti 207 fascicoli personali di agenti di guardia operanti nel carcere di Teramo nella prima metà del XX secolo, grazie al lavoro del dottor Lorenzo Medori,  è stato descritto in un inventario analitico che presto sarà consultabile sul sito dell’istituto.

L’Archivio di Stato di Teramo consente la consultazione dei propri documenti presso la sala di studio, sita in via Cesare Battisti al civico 55 e aperta lunedì, mercoledì e venerdì dalle 8:30 alle 15:00 e il martedì e il giovedì dalle 8:30 alle 17:00; possono accederVi tutte le persone che hanno compiuto la maggiore età, sono in possesso di un documento di identità valido e hanno compilato in tutte le sue parti il modulo Domanda di ammissione alla consultazione, liberamente scaricabile nella sezione modulistica del sito https://archiviodistatoteramo.cultura.gov.it/home.