SANT’OMERO – “La riorganizzazione fatta dalla Regione e dalla Asl di Teramo rappresenta un chiaro ed inequivocabile declassamento dell’Ospedale Val Vibrata. I fatti sono stati oramai acclarati e non ci sono dubbi in proposito. Basterebbe ammetterlo e smetterla di provare ad arrampicarsi sugli specchi. L’eliminazione delle UOC di Ostetricia-Ginecologia e Chirurgia cambierà le prospettive di quei reparti, il loro futuro. Saranno, nel tempo, meno attrattivi: per gli operatori, innanzitutto, ma poi anche per l’utenza. E, per un piccolo ospedale qual è il Val Vibrata, ciò peserà molto. Tra l’altro il Consigliere Di Matteo nella sua conferenza stampa dichiara in sostanza che su Chirurgia si farà un passo indietro, affermando che per questo reparto ci sia si la necessità di avere una Unità Operativa Complessa”. Lo dichiara il presidente provinciale Italia Viva, Elvezio Zunica.
“Partendo dal presupposto che ad oggi gli atti ne prevedono il declassamento ad Unità Operativa Semplice, quello che non è chiaro o che almeno si prova a nascondere, è il perché una disciplina avrebbe bisogno di essere UOC ed un’altra no. Ci dica e ci faccia capire il senso di questa strategia. La verità è che dopo le proteste diffuse che si sono levate a seguito dell’approvazione della rete ospedaliera – continua Zunica – il centrodestra sta cercando di salvare il salvabile, con un contentino che serve solo a gettare fumo negli occhi dei cittadini. Una riflessione, inoltre, è doveroso farla sulla presenza, in conferenza stampa, dei Sindaci Amatucci e Panichi per la difesa di ufficio del centro-destra. Peccato che solo 3 giorni fa gli stessi hanno firmato un documento, insieme a tutti i colleghi vibratiani, in cui si dichiaravano perplessi rispetto alla scelta di trasformare la UOC di Ostetricia-Ginecologia in UOS, assicurando che avrebbero adottato tutte le iniziative necessarie affinché queste scelte di razionalizzazione venissero rivalutate. Ma in quante scarpe pensano di poter stare Panichi e Amatucci che prima firmano il documento dei Sindaci e poi difendono l’operato della Regione e della Asl? Ricordano Pippo Franco che in un derby Roma – Lazio passava da una curva all’altra, cambiando bandiera e cappello ogni volta”.
“Se veramente si ha l’interesse di tutelare e rilanciare l’Ospedale Val Vibrata”, ecco le proposte di Italia Viva:
– reintroduzione delle due UOC soppresse;
– rilancio della Medicina, con un adeguamento del personale e quindi dell’attività ambulatoriale;
– attivazione dei 13 Posti Letto per lungodegenza che ultimamente sembrano scomparsi dai radar della Asl;
– utilizzo degli spazi utilizzati in passato per i pazienti Covid, ora chiusi, per una adeguata sistemazione dell’Osservazione Breve in Pronto Soccorso;
– accelerazione delle procedure per l’installazione della RMN;
– programmazione di interventi di umanizzazione dei reparti, a cominciare dai bagni in camera.
“Sono interventi che rilancerebbero il nostro Ospedale e gli darebbero prospettiva e futuro, al servizio innanzitutto dei cittadini vibratiani, ma anche in termini di attrattività e quindi di riduzione della mobilità passiva. Per concludere, su una cosa siamo d’accordo con Di Matteo: togliere la parto-analgesia fu un grave errore, ma, visto che ormai sono 6 anni che sono al Governo della Regione, perché non ne hanno ancora programmata la reintroduzione?”, conclude Zunica.