ATRI – La Conferenza Provinciale per l’Ambiente, organismo di rappresentanza e tutela degli interessi ambientali della comunità teramana, esprime profonda preoccupazione riguardo al progetto di “co-incenerimento” presentato da NDT Energy per la zona industriale di Stracca a Casoli di Atri.
L’impianto prevede il trattamento, mediante incenerimento, di scarti industriali costituiti principalmente da resine formaldeidiche, amminoplastiche, pigmenti e altre sostanze contenenti elementi metallici. La Conferenza, raccogliendo le istanze della popolazione locale, evidenzia i rischi potenziali per l’ambiente e la salute derivanti dalle emissioni in atmosfera di sostanze inquinanti, soprattutto in considerazione della vicinanza dell’impianto ad abitazioni.
“La tipologia di impianto, il materiale combustibile, le immissioni in atmosfera e la sua ubicazione prossima ad abitazioni non possono che destare perplessità e preoccupazione”, dichiara Luciana Del Grande, Presidente della Conferenza Provinciale per l’Ambiente. “Eventuali immissioni incontrollate in atmosfera aumenterebbero il rischio, già implicito nei sistemi di incenerimento, legato alle emissioni assolute degli inquinanti più pericolosi, ovvero non biodegradabili, persistenti e bio-accumulabili”.
La Conferenza chiede che, in applicazione del principio di precauzione in materia ambientale, la Regione Abruzzo valuti attentamente i rischi connessi all’impianto, adottando misure cautelative adeguate a tutela della salute pubblica e dell’ambiente. Tale principio, sancito dalla Corte Costituzionale e dalla Corte di Giustizia UE, impone l’adozione di misure preventive in situazioni di incertezza scientifica, bilanciando la libertà di iniziativa economica con la tutela di interessi superiori quali la salute e l’ambiente.
La Conferenza rende noto che domani 6 febbraio si riunirà la  Commissione di Vigilanza per discutere anche del progetto NDT Energy.  Pur riconoscendo le competenze della Regione in materia di autorizzazioni, confida che la Commissione di Vigilanza, attraverso il suo autorevole parere, possa indurre la Regione a considerare con la massima cautela i potenziali rischi connessi all’impianto di incenerimento, e che consideri la necessità di proteggere l’ambiente e la salute dei cittadini.