L’AQUILA – “Il metodo Marsilio si ripresenta puntuale anche con il disegno di legge Milleproroghe che sarà presentato domani per l’approvazione. Il Pd voterà contro perché in aula arriverà una proposta stravolta e trasformata nell’ennesima legge omnibus su tutto lo sciibile regionale. Non solo proroghe, come vorrebbe la legge, ma anche tentativi di ridisegnare le norme che regolano settori, anche sensibili, di competenza regionale: succede in tema di rifiuti, di demanio, di protezione civile, di commercio, di turismo e di concessioni balneari, per dirne alcuni, temi che non dovrebbero esserci, ma che occupano oltre un terzo del testo, mettendo insieme errori e versioni diverse da parte delle varie anime della maggioranza, di nuovo distanti e l’un contro l’altra armata. Divergenze che stanno condizionando anche i tempi anche di questo atto atteso a fine anno, come accade con il bilancio, approvato nel 2024, ma da dicembre non ancora pubblicato”, così il segretario regionale PD Daniele Marinelli il capogruppo e i consiglieri regionali del Gruppo PD Silvio Paolucci, Antonio Blasioli, Antonio Di Marco, Sandro Mariani, Pierpaolo Pietrucci e Dino Pepe.
“Chiederemo formalmente il ritiro della proposta, perché sia in merito al metodo e sia ai contenuti, il testo è tutto tranne che un milleproroghe, che mette nel calderone cambiamenti sostanziali delle normative vigenti – sottolineano gli esponenti del PD – . A parte l’impostazione ideologica che la destra attribuisce al ruolo dei consultori come avamposto della procreazione e il Governo regionale, in linea con quello nazionale, recepisce inappropriatamente anche qui, grande preoccupazione desta la situazione dell’Agenzia regionale di protezione civile, per cui si è voluto procedere in modo frettoloso senza tenere conto delle conseguenze sul funzionamento di un servizio essenziale per i cittadini. Su 56 dipendenti stabili ben il 40% ha deciso di non passare all’Agenzia, mentre non sono stati ancora resi certi i tempi per le stabilizzazioni con i bandi: si rischia la paralisi per mancanza di organico. La toppa di rendere possibili i distacchi prevista dal milleproroghe, oltre a essere insufficiente rischia di creare disparità di trattamento, per questo chiederemo che si garantiscano le stabilizzazioni del personale precario, senza disparità retributive tra lavoratori, visto che l’emendamento al contempo introduce anche aumenti nella retribuzione dei Direttori. La norma sui rifiuti genera tanta confusione, perché le linee guida di Agir, autorità di gestione, sul piano d’ambito non consentono scelte. Si limitano ad indicare un solo modello: la scelta della società mista con un socio privato e uno pubblico e la legge milleproroghe/omnibus già prevede emendamenti per sottrarre due province su quattro a questo sistema. Crediamo che questo sia un argomento determinante per il futuro degli abruzzesi su cui occorre ragionare e riflettere avendo a cuore l’interesse della nostra comunità. La possibile riorganizzazione del servizio potrebbe infatti avere implicazioni significative sulle condizioni di lavoro, sull’efficienza del sistema e sulla sostenibilità ambientale e non bastano fughe in avanti per trovare maggioranze in Consiglio. Illogica e pericolosa anche la possibilità che viene data ai Comuni di ridurre oltre il 20 per cento la percentuale di spiagge libere sui propri tratti di costa, aprendo le porte a una vera e propria privatizzazione dei litorali, attraverso strumenti che nulla hanno a che vedere con proroghe dei tempi delle leggi, ma intervengono in modo sostanziale sul dettato normativo. Crea disparità di condizioni anche la proposta di elevare di fatto i posti letto negli agriturismi, con la possibilità di creare fino a 35 piazzole esterne per camper e roulotte, a fronte di attività di settore che per ampliamenti sono per legge tenute a fare trafile diverse e più articolate per ottenere le dovute autorizzazioni. Il numero di ospiti, se la norma passasse, sarebbe poi sproporzionato rispetto al massimo di 10 posti letto consentiti dentro l’agriturismo, perché con 35 piazzole si arriverebbe a ulteriori 90 persone ospiti, basterebbe contemperarli ai posti letto per evitare sproporzioni e disparità di condizioni, autorizzando un massimo di 5 posteggi, cosa che però la norma proposta non fa. In ambito turistico c’è anche la proroga della scadenza dei direttori dei Parchi, di cui poco si comprende il significato, essendo una carica dal tempo prestabilito per legge e non essendoci transizioni da vivere, salvo, forse l’indecisione sui nomi. Diverse anche le proposte di modifica del Testo unico per il Commercio infilate nella Pdl, che per numero e sensibilità dell’argomento, forse meriterebbero una trattazione specifica, condivisa e ragionata con gli addetti ai lavori, per evitare altre criticità. Una proposta che non porta ordine, ma genera ulteriore confusione, quella in cui Marsilio governa da sei anni lasciando irrisolti i problemi più importanti e urgenti degli abruzzesi” – Silvio Paolucci, Capogruppo consiliare del Partito Democratico, Consiglio Regionale dell’ Abruzzo –