PINETO – Siglato stamani il documento finale del convegno “Le povertà emergenti e la protezione della vita nascente: l’impegno per una terza missione a tutela della natalità”, organizzato in concomitanza con la 47ma Giornata per la Vita celebrata domani 2 febbraio 2025 dalla Conferenza Episcopale Italiana. Il documento è stato sottoscritto dai rappresentanti delle Cliniche Universitarie Ostetrico-Ginecologiche che hanno partecipato al convegno da loro promosso in coordinamento con l’Ufficio di Pastorale Familiare della Diocesi di Teramo-Atri.

All’incontro, tenutosi presso il Centro Studi Sociali sull’Infanzia e l’Adolescenza  “Don Silvio De Annuntiis” di Scerne di Pineto (TE), hanno partecipato relatori provenienti dalle Facoltà di Ostetricia e Ginecologia delle Università di Ancona, Università della Calabria, Chieti, Ferrara, Napoli, Roma La Sapienza, Roma La Sapienza Sant’Andrea, Roma Università Cattolica, Roma Gemelli Isola Tiberina, Roma Tor Vergata e Roma Campus Biomedico.

Di seguito il documento:

Le crescenti difficoltà sociali ed economiche (dalla globalizzazione alla crisi ambientale, dalla migrazione diffusa alle dinamiche geopolitiche in atto) che colpiscono strati sempre più ampi della popolazione mondiale, anche in società industrializzate, stanno determinando in tutto il pianeta una significativa diminuzione dei tassi di natalità e un incremento di fattori di rischio sociobiologici che impattano sulla salute della madre e del nascituro.

Si tratta di criticità di accoglienza, di inclusione sia di popolazione autoctona che straniera in percorsi nascita controllati e gestiti al meglio, di barriere culturali e linguistiche a volte difficili da superare o rimuovere, di carenza di conoscenze specifiche dei contesti sanitari così peculiari dal punto di vita etnico-culturale rispetto alla incidenza delle diverse malattie.

Tra le attività di terza missione di trasferimento di processi economico, scientifici e culturali attraverso meccanismi di interazione diretta con la società civile, di formazione culturale dei diversi operatori e di forte ingaggio nel succitato contesto a plasmare un’area così critica e caratterizzata, fa dell’Università uno dei più significati organismi elettivi e promotori.

I docenti delle Cliniche Ostetriche Universitarie partecipanti al convegno ritengono pertanto che nel prossimo futuro l’attività di terza missione debba costituire uno dei punto fondamentali da sviluppare a tutela della Natalità e della Vita Nascente e del benessere materno; per tale ragione si auspica il forte indirizzo dell’attività di formazione sia nei Corsi di laurea (comprensivi del CdS delle professioni infermieristiche e ostetriche) che in quelli di Specializzazione verso specifici items che promuovano attività curriculari specifiche in cui professionalità e volontariato siano capaci di individuare fabbisogni specifici, culturalmente e antropologicamente variegati e di organizzarne la gestione socio-sanitaria.

Tale attività troverebbe in questa fase storica una coerente organicità proprio alla luce dei principi ispiratori di speranza e rispetto che il Santo Pontefice ha voluto conferire all’evento giubilare e che si incastrano coerentemente con la mission esposta conferendo pertanto a questa attività una specifica concretezza di promozione umana che va oltre la semplice solidarietà.