CASTELLALTO – Dal 21 gennaio scorso, in tutta Italia, si sono aperte le iscrizioni alle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo e secondo grado per il futuro anno scolastico, un momento di incertezza, valutazioni e dubbi che accomuna tutti i genitori; in questi giorni gli scenari si sono ulteriormente dilatati per alcuni di loro, come quelli degli alunni in uscita dalla Scuola dell’Infanzia dell’Istituto Comprensivo “M. Hack” di Castellalto-Cellino, alle prese con un’interessante novità contenuta in una circolare inviata dall’Istituto. Per la prima volta, all’atto dell’iscrizione alla scuola Primaria di Castelnuovo, oltre la consueta alternativa tra organizzazione a tempo modulare (in orario antimeridiano) e tempo pieno, sarà possibile esprimere la preferenza per uno specifico indirizzo metodologico: un corso di sperimentazione del metodo Montessori che verrà attivato in una sezione del plesso a tempo pieno, a partire dall’anno scolastico 2025/26.

Per gli addetti del settore, insegnanti, educatori e pedagogisti, il termine non è nuovo e costituisce immediatamente garanzia di altissima qualità del servizio, ma per i profani la scuola Montessori, seppur nota, potrebbe suggerire soltanto immagini fuorvianti di bimbi intenti a costruire torri-giocattolo e infilare perline. Facciamo chiarezza: la circolare interna che ha “spoilerato” l’introduzione del metodo è già esaustiva nell’offrire una prima descrizione di un ambiente scolastico peculiare, inedito, alternativo al modello tradizionale. La stessa Montessori, a suo tempo, avrebbe chiarito che il metodo a Lei attribuito avrebbe dovuto chiamarsi “metodo dei bambini”, in quanto scaturita da anni di osservazione scientifica del comportamento dei piccoli, nelle varie fasi evolutive del loro sviluppo. Un metodo così rigoroso da meritare la rivalutazione attuale delle moderne neuroscienze applicate alla didattica. Un metodo così serio e specifico da richiedere docenti qualificati, formati secondo i criteri e gli standard dell’Opera Nazionale Montessori, attraverso un training formativo molto impegnativo. Ma cosa faranno i piccoli pionieri che sperimenteranno il nuovo indirizzo? Cosa troveranno? Queste alcune delle domande poste dai genitori in questi giorni. L’ambiente della scuola Montessori è organizzato e preparato affinché ogni bambino possa utilizzare in autonomia materiali studiati per innescare in lui naturali processi di esplorazione, scoperta e autocorrezione, con cui esprimere al massimo il proprio potenziale; l’insegnante ha il compito delicato e discreto di predisporre ed illustrare ogni strumento al momento giusto, affiancando individualmente il bambino, osservandolo senza giudizio e rispettandone ritmi e curiosità. La scuola Montessori non ha libri, non ha zaino, è una “casa” di vita piena che si distingue per l’ordine, la precisione e la concentrazione con cui i bambini lavorano, esplorando un mondo pensato per loro e a loro misura.

“Da decenni le scuole Montessori formano ragazzi che si distinguono per creatività, spirito critico e vocazione alla pace, – sottolinea con orgoglio il Dirigente Scolastico dell’istituto Simona Piantieri si tratta di dati che non potevamo eludere; da qui la scelta di investire su una sperimentazione metodologica che, nell’ottica di un miglioramento continuo, qualificherà ulteriormente la nostra offerta formativa“.

Perché i bambini e le bambine, giova ricordarlo, ci sono sempre stati, ma l’infanzia no, l’infanzia esiste solo quando il mondo adulto la riconosce come altro da sé, con diritti e caratteristiche unici e impara a prendersene cura.