TERAMO – “Dal 2023 denuncio con forza la volontà del centro destra regionale di declassare l’ospedale Val Vibrata. Una volontà espressa con gli atti, anche se camuffata da parole rassicuranti. Dopo l’approvazione della rete ospedaliera alla vigilia delle elezioni regionali e a seguito delle mie pubbliche preoccupazioni, Marsilio urbi et orbi dichiarava che le Unità Operative Complesse sarebbero state 15 in più sul territorio abruzzese. Non diceva dove, però. La triste verità è che ancora una volta il centro destra usa la Val Vibrata come bancomat, nel silenzio dei locali rappresentanti del centro destra.  Poche settimane  fa, prima con una delibera a ottobre e poi il 17 gennaio, è arrivata infatti puntuale la decisione della Asl che spazza via e sopprime la Uoc (Unità Operativa Complessa) di Ostetricia e Ginecologia a Sant’Omero, che diventa una semplice articolazione di Teramo” scrive in una nota il Consigliere regionale Dino Pepe.

È una scelta che ritengo assolutamente sbagliata e miope: il presidio di Sant’Omero, ospedale di confine, va potenziato e sostenuto concretamente per arginare la drammaticità della mobilità passiva, pagata sia in termini sanitari che economici da tutti i cittadini” prosegue il Consigliere PD e conclude: “Chiedo al Comitato ristretto dei Sindaci in ambito sanitario, all’Unione dei Comuni, ai Sindaci e al delegato alla sanità di intervenire presto affinché l’autonomia dell’ospedale vibratiano non venga compromessa”.