TERAMO – La procedura di non accoglimento in Cassazione del ricorso inoltrato dalla Provincia di Teramo per il dissequestro del Palazzo Delfico, dimostra che non ci sono le condizioni per una riconsegna dell’edificio alla città e bisogna procedere con i lavori e fare in modo che durino il minor tempo possibile. Questa, in sostanza, la posizione del presidente dell’ente provinciale Camillo D’Angelo sulla vicenda, confermata questa mattina nel corso di una conferenza stampa con i tecnici incaricati della perizia e il legale Avv. Gennaro Lettieri che con Antonio Zecchino, dell’avvocatura della Provincia, hanno curato il ricorso.

“La perizia su cui si è vociferato di recente, non è quella che hanno redatto i tecnici – ha ribadito D’Angelo – ma c’è stata disinformazione cavalcata purtroppo da qualche politico che, senza competenza in materia, ha inoltrato comunicati stampa circa la possibilità di far rientrare subito i ragazzi. Evidentemente non si riesce a capire quale sia l’entità dell’intervento per restituire alla città un polo scolastico all’avanguardia con i tempi”.

Quanto alle condizioni del Palazzo Delfico, la perizia dimostra che la struttura è solida e ben costruita, ma i tecnici hanno evidenziato come le sopraggiunte normative prevedono nelle scuole la sicurezza anche di altri elementi , come gli infissi e gli intonaci.

Di seguito la cronistoria della vicenda Delfico, nel comunicato ufficiale divulgato dalla Provincia di Teramo e pubblicato integralmente.

In ordine al sequestro avvenuto il 3 ottobre ad ad opera del Tribunale di Teramo questi tutti i passaggi compiuti:

– le deliberazioni presidenziali 163, 164 e 165 del 10.10.2024 per acquisire la consulenza di soggetti esterni ad alta professionalità, alla luce della necessità di una complessa attività di valutazione tecnica da condurre anche attraverso indagini conoscitive, strutturali e geologiche. L’incarico viene conferito all’ ingegnere Massimo Cerri, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma al Prof. Ing. Franco Braga, già Professore Ordinario di Tecnica delle Costruzioni -Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica – Università degli Studi di Roma “Sapienza” e attuale Presidente dell’Associazione Nazionale Italiana di Ingegneria Sismica (ANIdIS) e alla Dott.ssa Ing. Stefania Arangio, ingegnere strutturista con specifiche competenze in costruzioni esistenti in zone sismiche iscritta all’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma al n. A-26603;

– con gli stessi provvedimenti è stato conferito l’incarico di patrocinio legale dell’Amministrazione all’avv. Gennaro Lettieri per il ricorso in Cassazione. Nel contempo si è iniziati a lavorare anche all’istanza di dissequestro da presentare al Tribunale di Teramo. Istanza che prevede approfondite valutazione tecniche sullo stato di sicurezza dell’edificio.

– contestualmente l’Amministrazione ha posto in essere tutte le necessarie iniziative (amministrative, logistiche, organizzative e finanziarie) per trovare una collocazione temporanea al personale scolastico e agli studenti presso altri istituti scolastici (Comi-Forti-Pascal e ex Consorzio Agrario per le scuole superiori e De Jacobis e San Berardo del Comune di Teramo per le scuola primaria) finanziando, al tempo stesso, insieme al Comune di Teramo, l’ospitalità ai convittori in un albergo del centro storico. L’Ente, contestualmente, ha delegato i servizi tecnici a valutare il Piano B, di medio e lungo periodo, per garantire la regolarità e continuità dell’attività didattica in caso di non accoglimento dei ricorsi. Fra queste lo studio e le proiezioni tecniche sui siti indicati dall’Amministrazione Comunale e da altri soggetti istituzionali e privati con l’obiettivo di individuare siti dove allocare un villaggio modulare in grado di ospitare il Convitto con alloggi, mensa e spazi di studio. Le prime valutazioni sono state compiute sui siti nelle immediate vicinanze del Liceo e comunque all’interno del centro storico. La comparazione di spazi (es area ex palestra Mazzini o area D’Alessandro) e di tempi necessari per adeguare edifici esistenti (es. Aspi 1 in via Taraschi) (‘indisponibilità reale di altri (come l’area Stadio) o l’inadeguatezza delle altre ipotesi valutate hanno condotto l’Amministrazione a privilegiare il sito di proprietà, già sede del sistema Alessandrini — Marino Pascal-Comi-Forti con ampi terreni circostanti e disponibili dove può essere collocata una struttura modulare che ospiterebbe il Convito con spazi per la mensa, spazi studio e alloggi.

– il 17 ottobre 2024, i consulenti tecnici romani hanno trasmesso all’amministrazione una prima relazione basata sulla documentazione oggetto del ricorso in Cassazione (quindi basandosi sul lavoro condotto dall’ingegnere Rampa nel 2016 quando, fra l’altro, di faceva riferimento a normativa diversa da quella attuale). Questa Relazione tecnica è stata allegata al ricorso in Cassazione proposto dall’avvocato Lettieri.

– sempre il 17 ottobre 2024 il Sub Commissario Straordinario del Governo per gli “eventi sismici” in qualità di soggetto attuatore, ha trasmesso l’autorizzazione per l’intervento di “Miglioramento/adeguamento sismico ed efficientamento energetico del Liceo Classico M. Delfico — Teramo (TE). intervento previsto nell’ambito del “Programma straordinario di ricostruzione e definizione delle modalità di attuazione degli interventi finalizzati al recupero delle strutture scolastiche dei comuni delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria”, di cui all’ordinanza speciale n. 31 del 31.12.2021, per un importo pari a complessivi 18.141.880 euro di cui 12.500.000 per lavori. Con provvedimento successivo nel 2022 con un Accordo Quadro fra Struttura Commissariale e le quattro Regioni coinvolte, le gare per la progettazione e la realizzazione degli interventi sugli edifici scolastici danneggiati vengono affidati a INVITALIA. Gli enti locali, in questa fase non svolgono alcun ruolo.

– il 6 novembre la Provincia, trasmette l’ordine di attivazione del contratto all’operatore economico individuato da INVITALIA, la ATIPROJECT S.r.l. con sede a Pisa aggiudicatario del “Sub lotto prestazionale 2, Servizio di progettazione, direzione dei lavori, coordinamento della sicurezza in fase della progettazione, coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione” all’esito di procedura di gara indetta da INVITALIA s.p.a.

– l’11 novembre “considerato che occorre avviare con estrema urgenza le attività di indagine e progettazione”, è stato sottoscritto dal legale rappresentate dell’ATIPROJECT S.r.l. il “Verbale di avvio del contratto”. Cronoprogramma: 40 gg per le attività di rilievo e di indagine, 40 gg per la progettazione preliminare, 60 per la progettazione definitiva e 40 gg per la progettazione esecutiva, per complessivi 180 giorni.

Per quanto riguarda il “cronoprogramma dei lavori” prevede un massimo di 38 mesi, pari ad un totale di 1140 giorni, secondo le fasi pure indicate nel Documento di indirizzo.

– il 23 novembre il pool di tecnici romani invia una “relazione tecnica integrativa”, elaborata all’esito delle ispezioni e delle prove svolte direttamente sull’immobile. Nella relazione si legge che per pervenire a stime conclusive in merito a livello di sicurezza nei confronti delle azioni non sismiche (carichi verticali), “è senz’altro necessario un ampliamento significativo delle indagini”, anche per conseguire un livello di conoscenza LC 3 (e non risultando nella relazione del 2019 dell’ingegnere Rampa ) così da poter fungere da riferimento per valutare la sicurezza della costruzione per carichi non sismici.

La società ATIPROJECT S.r.l. che per la progettazione di cui è incaricata deve comunque svolgere questo tipo di indagini ha rimesso un “piano definitivo e completo delle indagini” da realizzare sui corpi di fabbrica integrato con i livelli di conoscenza LC3, livello massimo di conoscenza che si fa per elementi strutturali e singoli materiali. Il Piano, con i tempi di realizzazione, è stato acquisito dall’Ente il 29 novembre.

Dopo il rigetto dell’istanza della Provincia da parte della Cassazione sarà necessario presentare istanza di dissequestro al Tribunale di Teramo per consentire alla ATIPROJECT – con le modalità che la magistratura riterrà opportune – di procedere con le attività assegnate da contratto e finalizzate a restituire alla Città di Teramo, agli studenti, alle famiglie e agli operatori del Convitto lo storico Palazzo di Piazza Dante.

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