TERAMO – Aveva dato della “raccomandata” alla collega su facebook a seguito del concorsone Asl, dove la donna era stata ammessa alla seconda prova mentre lui no. Ex operatore socio sanitario della Asl, che prestava servizio presso l’Ospedale di Giulianova, è finito a processo.
Stamane la prima udienza a carico di Antonio Pinna di Tortoreto per il reato di diffamazione a mezzo stampa, che prevede una pena base da sei mesi a tre anni oltre una multa.
L’imputato, che partecipava al concorsone ASL per i posti da OSS, avrebbe sulla sua bacheca di Facebook scritto nei riguardi di una ex-collega N.D.V. di Giulianova, una frase che la additava come “raccomandata” La bacheca dell’imputato era pubblica e quanto scritto poteva essere visionato da un numero indeterminato di persone oltre i suoi amici.
In realtà la vittima era stata ammessa con riserva in via cautelativa da parte dell’azienda con un regolare verbale facilmente accessibile a tutti gli interessati in quanto pubblicato ai fini della trasparenza e di facile consultazione online. L’indagine è partita dalla querela presentata all’autorità giudiziaria dalla ragazza, allegando copia degli scritti catturati e stampati da un collega dove comparivano già i primi commenti di amici e ed altri colleghi. Il Giudice ha rinviato la causa al 20 di maggio poichè il difensore dell’imputato, Avv. Amedeo Di Odoardo, ha depositato una istanza di
richiesta all’ufficio esecuzione esterna.
La vittima ha depositato istanza di costituzione di parte civile con una richiesta di danni per 8.000 euro escluse spese legali per mezzo del proprio difensore Avv. Daniele Contrisciani.
Il programma di esecuzione attraverso lavori di pubblica utilità permetterà al reo di estinguere il reato ma non prescinde dal formulare una proposta risarcitoria del danno in favore della parte civile ma l’importo potrebbe essere inferiore a quello richiesto dalla vittima.
L’imputato, che partecipava al concorsone ASL per i posti da OSS, avrebbe sulla sua bacheca di Facebook scritto nei riguardi di una ex-collega N.D.V. di Giulianova, una frase che la additava come “raccomandata” La bacheca dell’imputato era pubblica e quanto scritto poteva essere visionato da un numero indeterminato di persone oltre i suoi amici.
In realtà la vittima era stata ammessa con riserva in via cautelativa da parte dell’azienda con un regolare verbale facilmente accessibile a tutti gli interessati in quanto pubblicato ai fini della trasparenza e di facile consultazione online. L’indagine è partita dalla querela presentata all’autorità giudiziaria dalla ragazza, allegando copia degli scritti catturati e stampati da un collega dove comparivano già i primi commenti di amici e ed altri colleghi. Il Giudice ha rinviato la causa al 20 di maggio poichè il difensore dell’imputato, Avv. Amedeo Di Odoardo, ha depositato una istanza di
richiesta all’ufficio esecuzione esterna.
La vittima ha depositato istanza di costituzione di parte civile con una richiesta di danni per 8.000 euro escluse spese legali per mezzo del proprio difensore Avv. Daniele Contrisciani.
Il programma di esecuzione attraverso lavori di pubblica utilità permetterà al reo di estinguere il reato ma non prescinde dal formulare una proposta risarcitoria del danno in favore della parte civile ma l’importo potrebbe essere inferiore a quello richiesto dalla vittima.