TERAMO – Originario di Segrate (MI), il 32enne mediano di piede mancino può vantare una lunga e prestigiosa carriera alle spalle, condita da quasi 300 presenze nei campionati professionistici (57 in Serie B con 4 reti e 5 assist nelle stagioni 2013/14, 16/17 e 17/18; 228 in C con l’aggiunta di 22 gol e 11 assist, dal 2010 al 2013, dal 2014 al 2017 e dal 2018 al 2022 con due promozioni in Serie B conquistate), iniziando per un triennio nel Pergocrema (2009/2012), per poi vestire le maglie di AvellinoReggiana, Benevento, PisaTernanaCataniaSambenedetteseTriestina e, nell’ultimo triennio, scendendo in Serie D, nuovamente con i rossoblu marchigiani, quindi con L’Aquila e, nel campionato corrente, con l’Ostiamare nel girone E, dove è sempre stato impiegato, totalizzando 17 presenze, 2 reti e 1 assist.

«Un abboccamento c’era già stato in estate – ammette il neo-biancorosso che ha sottoscritto – ma adesso la volontà esposta da Presidente, direttore e allenatore è stata decisiva. Ho cominciato la stagione ad Ostia per fare un certo tipo di campionato, ma così non è stato, stavo soffrendo per questo e per il poco seguito di pubblico. Il girone F lo conosco bene e l’idea di giocare in una piazza calda e passionale come Teramo, con un sostegno importante alle spalle, mi ha fatto propendere per questa scelta, nonostante avessi diverse proposte. Il calcio è un lavoro, è vero, ma in carriera ho sempre preferito situazioni stimolanti a tutto tondo perché poi questo sport è soprattutto una passione. L’anno scorso ero già venuto a vedere qualche partita al “Bonolis”, mi piace l’idea propositiva del mister. In campo fino a 25 anni ho fatto sempre la mezzala, poi dall’esperienza di Benevento con Auteri in B, ho iniziato a giocare in una mediana a due e devo ammettere che orchestrare il gioco ed essere nel vivo dell’azione è più coinvolgente. Con la maggior esperienza acquisita negli anni, mi sento ormai più un metodista e spero di poter dare un contributo anche a livello realizzativo. Conosco in rosa Galesio e Cum per averci giocato insieme, ma ce ne sono tanti altri che ho affrontato da avversari e che sono contento di avere adesso al mio fianco. In questo triennio trascorso in Serie D, ho capito che i play-off sono un traguardo bello da raggiungere, ma poco produttivo ai fini del risultato finale. È vero che siamo una neo-promossa, ma sono una persona ambiziosa e possiamo avere la spensieratezza tipica di chi non ha nulla da perdere: quindi perché non provarci?».

Angiulli ha scelto la maglia numero 44, sta sostenendo il primo allenamento con i suoi nuovi compagni di squadra ed è già disponibile per il derby di NotarescoUfficio Stampa