TERAMO – A Teramo sarà un Natale tra i cantieri.

Il centro storico vestito a festa tra luminarie e luci dei negozi è anche limitato da diversi cantieri pubblici e della ricostruzione privata. “Mai così tanti ma in prospettiva vedremo una Teramo migliorata, con un poco di pazienza”, ha detto il sindaco Gianguido D’Alberto. Con buona pace di commercianti, residenti e turisti che per queste festività si troveranno un Corso San Giorgio e tante vie del centro invase dalle impalcature. L’unica buona notizia è la riapertura dell’Ipogeo di piazza Garibaldi nel corso della settimana. “Dovremmo restituirla alla città il 13 dicembre – ha detto l’assessore ai Lavori Pubblici Marco Di Marcantonio -. La piazza tornerà alla piena fruibilità con il ripristino della normale viabilità”. L’Ipogeo riqualificato vedrà nuove fontanine funzionanti e una pavimentazione tutta nuova. “Ieri mattina sono stati eseguiti i lavori di rifacimento dell’asfalto lungo la corona del complesso – ha aggiunto Di Marcantonio che invece detta i tempi per l’intervento di manutenzione complessivo della piazza – …non prima della prossima primavera, quando saranno installate anche le pensiline intelligenti”.
Per determinati lavori che terminano, altri proseguono ed altri dovranno essere avviati. Impattante, per il periodo natalizio, è la monumentale opera di riqualificazione del Mercato Coperto di piazza Verdi: lavori per circa 9 milioni di euro. “Si sta procedendo con l’intervento che da crono-programma dovrà essere ultimato il 9 marzo del 2026. Abbiamo avuto 47 giorni di sospensione perché si attendeva un parere della soprintendenza, ma in queste settimane si è ripartiti e sono iniziati i lavori prodromici per la messa in opera della fondazione della platea”. Accanto al Mercato Coperto, a breve inizieranno i lavori di riqualificazione dell’Istituto Braga, andando ad impattare sull’intera fruibilità dell’area. Rimanendo nei pressi del quartiere di Santa Maria Bitetto, verso il Corso vecchio, ha creato non pochi disagi l’intervento in Largo Melatino, dove, dopo l’opera di rifacimento dei sottoservizi da parte del Ruzzo, è ancora atteso l’intervento del Comune per il ripristino della pavimentazione.
Sono già partiti invece i lavori nella Scuola San Giuseppe per un importo 8 milioni di euro. Rimanendo in centro, prenderanno il via la prossima primavera, al massimo entro metà 2025, gli interventi di riqualificazione post sisma nella media Savini, per un importo di 9,6 milioni e quelli della Casa Municipale (palazzo Orsini). Per quest’ultima opera la soprintendenza ha chiesto un’integrazione dei saggi stratigrafici: 30 mesi la durata dei lavori. “Sono tutti interventi che andranno ad impattare da qui a 2 o 3 anni”, ha sottolineato Di Marcantonio. La città dovrà abituarsi, insomma, a vedere sempre più cantieri.

Tornando lungo Corso San Giorgio proseguiranno i lavori di palazzo Pompetti dove tutto procede secondo cronoprogramma per un importo lavori di oltre 10 milioni. Altre impalcature sorte in questi mesi e settimane e riguardano la ricostruzione privata, mentre risalendo Corso San Giorgio c’è il cantiere del Teatro Comunale, laddove a gennaio inizierà l’intervento di rifacimento vero e proprio, dopo l’opera di cantierizzazione, con la dismissione di arredi e dell’impiantistica. In questo caso sono previsti 790 giorni lavorativi.
Meno impattante per la viabilità e per i cittadini è l’intervento di riqualificazione del Teatro Romano, dove è terminato il primo stralcio dell’opera con l’approvazione dello scavo archeologico che dovrebbe concludersi il 31 gennaio. Subito dopo inizierà la ricostruzione e la rifunzionalizzazione vera e propria del complesso.