TERAMO – Siamo ormai alla recita a soggetto, per non dire alla commedia dell’arte. Sul caso del Delfico, l’unica certezza… è l’incertezza.
Ormai, quotidianamente, assistiamo a nuove proposte, a location che vanno e che vengono, a soluzioni trovate e poi perdute, a scuole jolly a profusione, senza in realtà trovare mai una vera ipotesi possibile.
Presidente della Provincia e Sindaco, sembrano voler fare a gara per trovare ogni giorno un’idea nuova, ma mentre di D’Angelo si apprezza l’impegno concreto, anche se non si intuiscono i motivi dell’incarico incompleto dato ai tecnici della perizia, di D’Alberto non si intuisce nulla, se non gli annunci e il ripetersi continuo di slogan inventati solo per fare titolo, mentre dell’assessore alla Pubblica Istruzione non abbiamo notizie da mesi.
“Il futuro del Delfico è il Delfico”, ripete il Sindaco, ma intanto nega il vecchio stadio per i moduli provvisori. Uno stadio sul quale si parla di fondi Pnrr, che in realtà sono stati già rimodulati tre volte, e di un progetto che non esiste, visto che gli stessi presunti progettisti hanno appena scritto al Comune, per chiedere praticamente “Che dobbiamo
fare?”, visto che manca anche un’idea sulla destinazione. Concederlo al Delfico, per i moduli provvisori, non crea alcun problema, se non alla squadra di rugby, di certo splendida realtà associativa e sportiva, costretta oggi ad utilizzare una struttura inagibile.
Comprendendo la situazione, avevo deciso nelle ultime settimane di non intervenire pubblicamente, ma il ripetersi sempre identico di questa recita, nella quale l’apparire conta più del risolvere, non può essere più tollerato.

MARIO COZZI
Capogruppo FI