ROMA – Un pezzo di Abruzzo, quello che abbraccia il versante teramano dei Monti della Laga, è arrivato nella Capitale lo scorso sabato grazie al libro di Domenico Cornacchia Il Tempo vissuto. La presentazione, ospitata nel teatro della Parrocchia di Santa Maddalena di Canossa, nel quartiere Ottavia, ha portato alla ribalta oltre mille anni di storia di Santa Rufina, una piccola comunità della Valle Castellana, e del territorio circostante.
Il saggio di Cornacchia, storico e scrittore abruzzese, narra con precisione e passione le vicende di una comunità che ha vissuto grandi trasformazioni nel corso dei secoli, ma che negli ultimi anni sta affrontando una drammatica crisi demografica. L’evento, ricco di riflessioni e approfondimenti, ha visto la partecipazione della storica e docente Flavia Orsati e del presidente del Festival Culturale dei Borghi Rurali dei Monti della Laga, Roberto Gualandri. Entrambi hanno offerto spunti preziosi, analizzando i temi centrali del libro e il delicato rapporto tra memoria storica e resilienza delle piccole comunità, ancora segnate dal sisma del 2016.
Tra i momenti più toccanti del pomeriggio, la testimonianza di Quinto, 84 anni, che grazie al supporto di Domenico Cornacchia è riuscito a realizzare un sogno: scrivere il libro della sua vita. La sua storia, raccontata con semplicità e autenticità, è diventata un simbolo tenacia e forza di volontà.
L’incontro, più di una semplice presentazione letteraria, è stato un’occasione per riflettere sulle sfide che accomunano tante comunità dell’entroterra abruzzese (e non solo) e per celebrare la forza di chi, con passione e impegno, continua a mantenere viva l’identità e la storia del territorio.