L’AQUILA – “Non un assistenzialismo, ma politiche specifiche e mirate per il rilancio dei territori e dei piccoli comuni montani. Ridare linfa vitale ai borghi delle aree interne è un obiettivo importante a cui sto lavorando, insieme a Carla Mannetti presidente del Comitato per la legislazione del Consiglio regionale”. E’ quanto dichiara la vicepresidente del Consiglio regionale Marianna Scoccia che spiega: “Ad accomunare la nostra attività è la rivisitazione del progetto di legge, teso ad agevolare la rinascita e lo sviluppo dei borghi, cuore pulsante dei territori montani, che necessitano di percorsi per la tutela e la valorizzazione ma soprattutto di un modo nuovo di affrontare la problematica. Che il lavoro agile possa essere uno strumento per il ripopolamento è un argomento che abbiamo seriamente preso in considerazione, inserendolo tra i focus necessari su cui una diversa politica, più specifica, deve focalizzare l’attenzione, senza avvalersi di interventi generici. Dai servizi alle infrastrutture, dal turismo alle disponibilità abitative, dalla scuola al lavoro fino alla sanità (medico di base, pediatra, 118). Sono queste alcune delle azioni principali in grado di frenare lo spopolamento, un fenomeno che tocco con mano in quanto, da sindaco di un paese delle aree interne, sono consapevole delle difficoltà e delle esigenze esistenti”.
“Se la legge regionale per il contrasto allo spopolamento, che incentiva a trasferire la residenza nei comuni delle aree interne, sta andando sulla giusta strada – aggiunge Scoccia – è importante proseguire in questa direzione, rendendo attrattivo un territorio per nuovi imprenditori o chi trova convenienza nel trasferirvi la propria impresa, fornendo ai paesi delle aree interne un ruolo centrale nella programmazione locale innovativa. Continueremo il confronto serrato con i sindaci dei Comuni montani, al fine di individuare i nodi nevralgici che impediscono, o frenano, i processi di crescita su cui agire oltre ai punti strategici a cui mirare per imprimere una spinta. Un lavoro alla stregua dei paesi che hanno capito quanto sia utile adesso invertire la rotta, cambiare prospettiva, sulla base di precisi elementi per redigere un provvedimento di legge ad hoc, investendo sul turismo, sulla cultura e sull’ambiente. Un tema complesso che va sviscerato, unendo le forze” conclude la vicepresidente Scoccia – red –