TERAMO – “Il Comitato ristretto dei Sindaci è un luogo istituzionale nel quale i Primi cittadini della nostra provincia sono chiamati ad una importante attività di indirizzo per le scelte strategiche in ambito sanitario” scrive il Segretario Dem. Piergiorgio Possenti.

Ieri questo luogo è stato trasformato, come spesso accade quando ad avere la maggioranza è il centro destra, in terra di conquista politica, precludendo anche la possibilità di una scelta unanime e condivisa come sempre avvenuto nel passato.  Un grave errore sotto diversi aspetti. Togliere la presidenza al Sindaco della città capoluogo in questo momento non può avere altra lettura che quella di uno sgambetto politico, fatto in barba agli interessi di territorio e cittadini.

Tra i temi cruciali per il futuro della sanità teramana, infatti, vi è il nuovo ospedale di Teramo, un progetto che rappresenta una priorità assoluta per l’intera comunità provinciale, ma che annaspa nelle stanze della Regione con palesi difficoltà sia sulla progettazione che sul reperimento delle risorse.

Quale sarà la postura di una Presidente eletta da una sola parte politica, la stessa della maggioranza regionale, sul nuovo ospedale di secondo livello necessario per la provincia di Teramo?” incalza Possenti.

Se questa è la posta in gioco, aver privato il capoluogo della presidenza del Comitato avrà come risultato anche l’indebolimento della capacità di indirizzo strategico su partite fondamentali per il nostro territorio.

Inutile sottolineare poi, che la città capoluogo non può che essere centrale nelle scelte di crescita e sviluppo sanitario. La presidenza del Comitato ristretto da parte del Sindaco di Teramo avrebbe continuato a garantire equilibrio e rappresentanza per tutti i Comuni della provincia e il metro per misurare l’efficacia della presidenza D’Alberto è certamente il periodo della pandemia quando, la sinergia tra Comitato e ASL ha fatto della nostra provincia un modello di efficienza nell’affrontare l’emergenza.

L’aver messo in discussione questo ruolo, senza alcun confronto, porterà a minare e compromettere l’unità e la coesione territoriale, a scapito dei cittadini, dei servizi essenziali e dei progetti strategici” aggiunge il Segretario PD.

La sanità abruzzese è nuovamente stretta nella morsa dei tagli, la somma di debito sanitario, dramma delle liste d’attesa e carenza di medici e personale, produce disservizi per gli utenti e un ambiente di lavoro affatto sereno per gli operatori. La sanità non può essere oggetto di spartizioni, ma deve essere un terreno comune dove prevale l’interesse dei cittadini e del territorio.

Della forzatura di ieri la nostra provincia non aveva bisogno”. conclude Piergiorgio Possenti.