CAMPLI – Sul dimensionamento scolastico ringrazio la Regione per aver fatto prevalere il buonsenso, contro la dissennata ipotesi di accorpamento partorita dall’Amministrazione D’Angelo, che pensa ancora a tutelare solo alcune parti del territorio e non l’intera provincia che dovrebbe rappresentare.

Come da noi auspicato, su logiche di dimensionamento a tavolino calate dall’alto hanno prevalso le legittime ragioni delle comunita’ scolastiche interessate e le specificità dei territori.

Ringrazio, pertanto, la Regione Abruzzo, nelle figure del Presidente Marco Marsilio, degli assessori Santangelo e D’Annuntiis, dei consiglieri regionali Gatti, Rossi e Di Matteo, per aver accolto in toto la nostra ragionevole proposta e quella dell’Ufficio scolastico regionale, deliberando la nascita del nuovo Istituto comprensivo Campli-Civitella del Tronto.
Il nuovo IC Campli-Civitella è frutto di un progetto scolastico duraturo e stabile, che garantirà continuità nel tempo all’istituto, anche perché le sue dimensioni per popolazione scolastica ora superano di gran lunga i limiti imposti per i comuni montani.

Siamo felici che le legittime istanze dei territori e considerazioni di natura oggettiva, che avrò modo di illustrare stasera nel corso del consiglio comunale, abbiano prevalso infine sulle scelte illogiche emerse dal tavolo provinciale, dove è mancato totalmente il ruolo di mediazione e coordinamento del presidente D’Angelo. Un metodo che stigmatizziamo perché ancora una volta dimostra arroganza, mancanza di condivisione, incapacità di visione e di dialogo, tanto che non c’è stato mai alcun coinvolgimento o interlocuzione con i Sindaci dei comuni interessati. Il modus operandi del presidente D’Angelo, che sarà sicuramente soddisfatto per la soluzione di Valle Castellana, è stato clamorosamente sconfessato dalla Regione, a riprova di quanto il suo atteggiarsi da “uomo solo al comando” gli sia valso un crescente isolamento generale. Del resto, non dovrebbe dimenticare di aver ormai superato metà mandato e di essere stato eletto come presidente di tutti – Federico Agostinelli