TERAMO – “Alle donne è concesso il pensiero afono“. E’ con la frase di Michela Murgia che Letizia Di Donato, operaia metalmeccanica, ha riassunto e portato la sua testimonianza, con le colleghe Gessica Di Giuseppe, Sara D’Alessio e Monia Di Pasquale, delegate sindacali, sul ruolo delle donne nei posti di lavoro e delle continue “battute”, vere e proprie molestie, con cui si esprime la discriminazione di genere. “Tanto voi non servite a nulla”, “Le donne rappresentano un fallimento“, oltre a volgarità, allusioni e frasi volgari e contratti con dimissioni in bianco in caso di gravidanza. Una serie di frasi stampate che verranno affisse, oggi in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne, in tutte le fabbriche con rappresentanza sindacale. E poi assemblea presso la U.form srl Castellalto, per aprire una riflessione sul linguaggio, innanzitutto, oltre ai contratti di lavoro, le disparità salariali e di ruoli all’interno della fabbrica e dei reparti, di cui le statistiche ufficiali raccontano quotidianamente.
E’ quanto hanno previsto le segreterie generali di Fim Cisl e Fiom Cgil di Teramo, con i rispettivi segretari Marco Boccanera e Natascia Innamorati, perché la battaglia per cambiare la cultura e la mentalità maschilista e patriarcale che vede le donne vittime, non si fermi al 25 novembre, ma diventi un percorso costante che possa trovare solidarietà e unità tra le donne stesse, penalizzate.
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