PESCARA – In occasione della Giornata internazionale per i diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, il Teatro Marrucino di Chieti ha ospitato lo spettacolo “Generazione Z: fuori e dentro lo schermo”, scritto e interpretato da Vincenzo Olivieri. L’evento è stato organizzato dall’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Abruzzo e dal Corecom Abruzzo, in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale, coinvolgendo gli alunni di alcune scuole della città. Si tratta di un primo importante passo nell’ambito del programma scolastico regionale sui disagi minorili, promosso proprio dalla garante Maria Concetta Falivene, che vede intorno al tavolo tutti gli attori istituzionali, dalla scuola, all’università, alle forze dell’ordine. Il progetto proseguirà nei prossimi mesi con la divulgazione di video all’interno degli istituti scolastici regionali con i quali verranno affrontate le varie problematiche più stringenti per i nostri ragazzi.  Prima dello spettacolo, per spiegare gli obiettivi del lavoro intrapreso in questi mesi, hanno preso la parola la garante Falivene, il presidente del Corecom Abruzzo Giuseppe La Rana, Daniela Puglisi (Ufficio scolastico regionale) e il docente universitario Giammaria De Paulis.

Questa giornata è un momento fondamentale per ricordare l’importanza dei diritti di bambini e adolescenti – ha dichiarato Maria Concetta Falivenespecie in un’epoca in cui il digitale è una parte integrante delle loro vite. È nostro compito guidarli verso un uso consapevole e sicuro delle tecnologie. Con questo tipo di iniziativa vogliamo dare loro voce, ascoltarli e comprendere il loro disagio. Da parte nostra c’è l’impegno ad affrontare efficacemente queste problematiche con il coinvolgimento delle Istituzioni, della scuola e delle famiglie”.

Giuseppe La Rana, presidente del Corecom Abruzzo, ha evidenziato l’importanza dell’iniziativa: “E’ il primo progetto strutturato e regionalmente omogeneo di comunicazione all’interno delle scuole di cui siamo protagonisti unitamente al Garante dell’Infanzia. Entrare nelle scuole, ascoltare da vicino le loro esigenze e raccogliere le loro sensazioni ci mette nelle condizioni di poter avere una fotografia attendibile delle loro esigenze e delle loro condizioni. Proseguiamo con l’impegno assunto già con i progetti Futuro Hub ed il recentissimo Digital Cives che quest’anno interesserà oltre 10 Istituti della nostra Regione sulle tematiche di Media Education, Sexting e Cyberbullismo”. (red)