PESCARA – In Italia aumentano le aggressioni al personale medico sanitario e gli ultimi fatti di cronaca avvenuti in Abruzzo, al pronto soccorso dell’ospedale di Teramo e al reparto di oncologia dell’ospedale di Pescara, rilanciano l’allarme sulla sicurezza di medici, infermieri e personale socio sanitario operante nelle strutture ospedaliere pubbliche. I dati esposti in occasione della “Giornata contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari” tratteggiano una preoccupante escalation di violenze, fisiche e verbali, verso i professionisti del settore: solo nel 2023 ci sono state oltre sedicimila segnalazioni di aggressioni, soprattutto verso le donne e gli operatori sanitari compresi nella fascia di età tra i 35 e i 49 anni. Un fenomeno che anche il d.l. 137/2024 non riesce a limitare.
“Il provvedimento è entrato in vigore da tempo, ma il solo inasprimento delle pene non sta producendo l’effetto di prevenire la violenza contro il personale socio sanitario. Ecco perché ho voluto presentare un’interpellanza in Consiglio Regionale tramite la quale chiedere, più nel dettaglio, al Presidente Marsilio e all’Assessore Verì se hanno previsto un monitoraggio in Abruzzo di questa situazione per mezzo di report dettagliati e studi di settore come avviene in altre regioni, ad esempio Lombardia ed Emilia Romagna – dichiara il Capogruppo del M5S in consiglio regionale, Francesco Taglieri -. Vorrei sapere, inoltre, come intendono aumentare la sicurezza nelle strutture sanitarie, soprattutto nei pronto soccorso e nei servizi di emergenza urgenza del 118 e dei reparti di psichiatria e se, alla luce delle recenti disposizioni legislative nazionali, sono previsti presidi fissi di vigilanza all’interno dei presidi, anche attraverso convenzioni con le forze dell’ordine o mediante istituti di vigilanza privati”.
“Con questa interpellanza vorrei, infine, venire a conoscenza di un’eventuale volontà indirizzata al coinvolgimento delle Asl nell’elaborazione di strategie e programmi tramite i quali ridurre i rischi di violenza a danno degli operatori sanitari, sensibilizzando gli stessi a sviluppare tecniche di ‘descaling’ con le quali imparare a relazionarsi in maniera corretta ed appropriata al paziente preso in carico al fine di evitare il sorgere di situazioni ‘conflittuali’ che potrebbero scatenare comportamenti all’insegna dell’aggressività. Non è in alcun modo accettabile tutta questa violenza nei confronti dei nostri medici, infermieri e oss, Marsilio e il suo governo di centrodestra devono informare gli abruzzesi su cosa stanno facendo per tutelare i professionisti sanitari che tutti i giorni lottano per garantire servizi ai cittadini abruzzesi”, conclude Taglieri.