PESCARA – Il 15 Novembre gli studenti e le studentesse della Regione Abruzzo scendono in piazza per avere una reale tutela sul diritto allo studio. “Porteremo nelle piazze di venerdì la piattaforma politica Vogliamo potere, per un Abruzzo diverso, nata dalle discussioni e riflessioni della comunità studentesca regionale. Con questa piattaforma vogliamo far arrivare il messaggio di come vogliamo avere decisionalità sui nostri spazi e i nostri diritti. Vogliamo portare al centro del dibattito politico e pubblico il tema della scuola: non è possibile che nella nostra Regione i finanziamenti verso l’istruzione siano minimi perché si favorisce il privato, non tolleriamo più una scuola che amplifica ancora di più le diseguaglianze presenti in Abruzzo.” afferma Francesca Cantagallo, coordinatrice dell’Unione degli Studenti Abruzzo.
All’interno della piattaforma vengono analizzate le criticità del sistema scolastico a partire dal fatto di come la legge regionale sul diritto allo studio, ferma al 1974, non sia bastevole per tutelare gli studenti poiché non tiene conto delle criticità emerse negli ultimi anni; l’edilizia, sia dal punto di vista strutturale che funzionale alla didattica; i trasporti pubblici per ottenere il diritto alla mobilità; la didattica, per renderla meno competitiva e meritocratica, accessibile, transfemminista ed antifascista, libera dalle logiche del profitto e del mercato lavorativo.
Inoltre si toccano i temi come quello del benessere psicologico per poter dare la possibilità alla comunità studentesca di autodeterminarsi; le aree intere, sempre più spesso prive dei più basilari diritti e che con l’autonomia differenziata andranno sempre di più a spopolarsi; un
nuovo modello di welfare studentesco per abbattere le diseguaglianze e la richiesta di un istituto regionale che vada ad osservare la tutela del diritto allo studio. “Con la piattaforma porteremo una proposta di legge regionale sul diritto allo studio per chiedere interventi tempestivi e strutturali per le scuole abruzzesi in base alle esigenze della comunità studentesca. Il 15 Novembre saliremo in Regione per presentare la Piattaforma e ottenere un tavolo di lavoro, non accetteremo false promesse o compromessi: vogliamo potere di cambiare le nostre scuole secondo i nostri bisogni e non quello di una classe partitica che ignora la collettività” afferma Francesco De Benedictis, responsabile della comunicazione dell’Uds Abruzzo. Il 15 Novembre l’Unione degli Studenti Abruzzo sarà in piazza a Pescara, L’Aquila, Teramo, Lanciano e Chieti per chiedere l’apertura di un tavolo di lavoro sul tema del diritto allo studio nella Regione Abruzzo.

 

Il 15 Novembre gli studenti e le studentesse di tutto l’Abruzzo scenderanno in piazza per un nuovo modello di scuola pubblica, gratuita e accessibile a tutti. “A partire dalle discussioni con la comunità studentesca e le altre città dell’Abruzzo”- afferma Taddeo Filippo Caribè – “Riteniamo importante la partecipazione attiva da parte degli studenti, sulle questioni scolastiche, dato che costituiscono il futuro nostro, e del paese. Mirando contro quella normalizzazione generale, della condizione degli studenti di oggi. Condizione che è portata avanti da politiche che non sono interessate a coloro che definiscono (gonfiando il petto per orgoglio) “IL NOSTRO FUTURO” ovvero noi,noi giovani, noi studenti. Proprio per questo, abbiamo costruito la piattaforma regionale “Vogliamo Potere: per un Abruzzo diverso!” per porre al centro del dibattito politico e pubblico la situazione delle scuole nei territori abruzzesi”. Venerdì 15 Novembre, l’Unione degli Studenti Teramo ha indetto uno sciopero studentesco per denunciare le criticità dei servizi pubblici, con particolare focus su trasporti, edilizia e diritto allo studio. I trasporti pubblici sono inadeguati: mezzi malfunzionanti, frequenti ritardi e aumenti delle tariffe nonostante il calo della qualità. Si richiede che il trasporto pubblico sia garantito e fedele alle esigenze degli studenti, con particolare attenzione alla possibile gratuità per gli ultimi. Molte scuole della nostra provincia, versano in gravi condizioni con impianti inadeguati che compromettono la sicurezza e il benessere degli studenti: Calcinacci che cadono, zone inagibili, bagni rotti, finestre prive di alcuna manutenzione, termosifoni spenti, perché non funzionanti. Molteplici sono le problematiche che dovremmo elencare qui oggi. dovrebbe essere messa in atto una riforma della didattica scolastica, al fine di renderla accessibile e libera dalle logiche del profitto e del merito, poiché promuovono una tipologia di didattica, finalizzata al solo scopo di formare “componenti” di un “macchinario” più ampio, ovvero singoli lavoratori, privati di una istruzione solida, poiché l’unico compito che ci spetta è produrre. Così di fatto contribuendo all’aumento delle divergenze sociali tra studenti, agevolando indirettamente, coloro che si trovano in situazioni economiche più agiate, gravando invece, su coloro che non si trovano nella stessa scala sociale. nonostante l’istruzione gratuita sancita dalla Costituzione, i costi dei libri scolastici sono elevati e non rispondono alle reali esigenze educative degli studenti. Rendendo evidente ancora una volta, le dinamiche di classismo per tipologie di studenti A e studenti B. Il benessere psicologico degli studenti è un altro tema centrale, poiché la carenza di supporto psicologico nelle scuole impedisce loro di affrontare serenamente le difficoltà scolastiche e personali. Infine,si presenterà all’assessore all’istruzione e alla Regione Abruzzo la piattaforma “Vogliamo potere: per un Abruzzo diverso!” . Si svolgerà un corteo alle ore 8:00 da Largo San Matteo a Piazza Martiri. “Abbiamo un sistema scolastico decadente e privo di tutele per la comunità studentesca”- afferma Francesca Cantagallo, coordinatrice dell’Unione degli Studenti Abruzzo – “la legge regionale, ferma al 1978, non tiene conto di varie necessità come borse di studio, tutele dal punto di vista dell’edilizia, trasporti pubblici, mancanza di una didattica antifascista, Inoltre non abbiamo diritti per quanto riguarda il benessere psicologico e per chi svolge pcto. Proprio per questo abbiamo stilato la piattaforma per risolvere tutte queste criticità e costruire una scuola accessibile qui in Abruzzo” . “Chiediamo all’Assessore all’Istruzione Roberto Santangelo e alla Regione Abruzzo tutta di aprire tavoli di lavoro insieme agli studenti per risolvere le problematicità che si vivono quotidianamente, non accetteremo compromessi o false promesse, bisogna intervenire urgentemente nel campo dell’istruzione” conclude Francesco De Benedictis, responsabile della comunicazione dell’Uds Abruzzo Unione degli Studenti Teramo 13 Novembre 2024