TERAMO – Alle ore 13.00 di oggi a Campli, militari del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Teramo, con il supporto del nucleo cinofili carabinieri di Chieti e delle stazioni di Cellino Attanasio e di Campli, traevano in arresto un trentenne del luogo, destinatario di ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal g.i.p. presso il tribunale di Teramo per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
L’attività in questione è il proseguimento dell’operazione denominata “Quei bravi ragazzi” che il 14 maggio scorso ha permesso di smantellare un sodalizio dedito allo spaccio di stupefacenti nella citta’ di Teramo.
OPERAZIONE QUEI BRAVI RAGAZZI – Dalle prime ore di questa mattina, in Teramo Jesolo (VE) e Rovigo, i Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia Capoluogo, coadiuvati da militari dellerispettive Stazioni competenti – supportati dall’elicottero del 5° NEC di Pescara e da due unità cinofile del Nucleo Cinofili Carabinieri di Chieti – hanno eseguito n. 11misure cautelari personali – di cui n. 7 di custodia cautelare in carcere e n. 4 di sottoposizione agli arresti domiciliari – emesse, contestualmente, dal GIP presso il Tribunale di Teramo e dal GIP presso il Tribunale dei Minorenni de L’Aquila , per il reato di concorso in detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti (art. 73 DPR 309/1990).
La complessa e articolata attività di indagine – svolta tra gennaio e dicembre 2023, attraverso servizi di appostamento, monitoraggio video, acquisizione di testimonianze, con il supporto di attività tecniche, nonché avvalendosi anche di impianti di videosorveglianza pubblici e privati del capoluogo – hanno permesso di documentare diversi episodi di cessione di sostanza stupefacente del tipo “hashish” e “cocaina” a carico degli odierni indagati, avvenuti, in Teramo ed in altri Comuni limitrofi della provincia teramana, a discapito, in particolare, di giovani studenti, anche minorenni, per lo più nel centro abitato di Teramo e nei pressi di alcuni istituti scolastici del capoluogo.
Molteplici attività di spaccio sono stati documentati e perseguiti nel capoluogo, in particolare: Piazza San Francesco, lungo fiume Vezzola, Piazza Garibaldi, Giardini di Piazza Nassyria, nonché nella Piazzetta del Sole.
Le indagini sono state avviate a seguito di mirati controlli finalizzati alla prevenzione e al contrasto dello spaccio di stupefacenti nei pressi dei principali istituti scolastici di Teramo e successivamente si sono estese anche ad altre località del Capoluogo.
Gli indagati (n. 9 italiani, di cui un minorenne, n. 4 marocchini, n. 1 gambiano e n. 1 nigeriano), i quali sono risultati disoccupati e non percettori di reddito di inclusione, regolari sul territorio nazionale, con riferimento agli extra-comunitari, hanno effettuato in modo continuativo numerose cessioni di stupefacente a diversi clienti, molti dei quali minorenni, che, per acquistare lo stupefacente, si recavano in luoghi prestabiliti, così come riscontrato nei diversi servizi di riscontro effettuati dai militari della Compagnia Carabinieri di Teramo.
Nel corso delle indagini, infatti, al fine di delineare l’odierno quadro indiziario, sono stati eseguiti diversi interventi da parte dei militari, che hanno consentito di trarre in arresto, nei mesi, altri 10 soggetti in flagranza (diversi dagli odierni indagati), nonché di sequestrare complessivamente:
Euro 6.000 in contanti, verosimile provento dell’attività delittuosa.
L’attività è stata possibile grazie ad una consolidata sinergia investigativa delle due Procure coinvolte, che, sempre più spesso, sono chiamate ad operare congiuntamente, dal momento che il fenomeno coinvolge sempre più frequentemente minori di 18 anni, non solo come consumatori ma come veri e propri basisti delle attività di spaccio.