TERAMO – Come preannunciato l’associazione Multa Paucis ha deciso di inviare una lettera a Papa Francesco e al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, per sollecitare un aiuto urgente. Le lettere in realtà sono due. La vicenda è quella legata allo sfratto subito dall’associazione che gestisce una mensa per bisognosi e che opera all’interno del santuario di Madonna delle Grazie.

LA LETTERA AL PAPA

Caro Papa Francesco
siamo un gruppo di amici che ha costituito l’Associazione di Volontariato “Multa Paucis” con sede in Teramo, presso convento Madonna delle Grazie, operante sul territorio da circa dieci anni.
L’associazione, regolarmente iscritta al Registro Nazionale Enti del terzo settore (Runts), oltre a gestire una mensa sociale, è quotidianamente schierata a fianco di tutte quelle realtà (famiglie, fratelli in difficoltà, etc.) dislocate nell’ambito del territorio dei comuni della provincia teramana.
Le richieste di assistenza all’Associazione, soprattutto in questo periodo
caratterizzato da particolari difficoltà economiche, hanno subito un forte aumento. Basti pensare che la distribuzione gratuita dei pasti ha avuto una crescita esponenziale, attestandosi, alla data odierna, in circa 120/130 pasti quotidiani (con trend di crescita significativo per una piccola città come Teramo) che, nei casi di evidente difficoltà, vengono anche consegnati al domicilio di famiglie che non sono nelle condizioni di ritirarli presso la sede della mensa
Va altresì evidenziato che l’attività della scrivente associazione, non si limita alla produzione dei pasti: la distribuzione di vestiti, scarpe, coperte, aiuti economici per il pagamento di bollette e quant altro impegna quotidianamente i volontari dell’associazione.
Come indicato in precedenza, l’Associazione ha la propria sede presso alcuni locali del Convento annesso al Santuario Madonna delle Grazie in Teramo, che sarà oggetto di lavori di restauro, finanziati con fondi PNRR. Tali locali sono stati concessi con regolare contratto di comodato gratuito, tenuto conto delle pregevoli attività svolte dall’associazione stessa.
Nella predisposizione del cronoprogramma esecutivo dell’intervento e nella costituzione di un apposito tavolo di lavoro da parte della Prefettura, relativo alle criticità ed ai disagi che le lavorazioni comporteranno, e che vede coinvolti, tra gli altri, S.E. il Vescovo di Teramo ed il Rettore del Santuario, purtroppo non si è tenuto conto della nostra realtà.

Infatti la nostra Associazione non è stata invitata a sedersi al tavolo di che trattasi e, con una nota inviata dal Prefetto di Teramo al Rettore del Santuario, è stata rappresentata l’estrema urgenza di liberare gli spazi utilizzati dall’Associazione, in quanto il responsabile del procedimento e la direzione dei lavori hanno posto in evidenza l’assoluta incompatibilità delle attività della mensa con lo svolgimento dei lavori, anche se i locali adibiti a cucina non sono soggetti ad interventi di restauro.
Possibile che non possa essere trovata una soluzione diversa, finalizzata a tutelare la “fragilità” delle decine e decine di persone, assistite dai volontari della Multa Paucis, che trovano nella mensa non solo un pasto, ma anche un po’ di calore e comprensione.
Viene altresì da chiedersi, essendo Teramo una città interessata da tanti cantieri post- sisma, come mai i negozi ed i bar, presenti negli stabili oggetto di interventi di restauro, possano continuare ad esercitare la propria attività e tale opportunità viene negata alla nostra associazione?
Appare superfluo sottolineare che, qualora lo “sfratto” dell’Associazione dai predetti locali dovesse diventare “esecutivo”, senza una preventiva ricollocazione dell’attivita della stessa, i servizi offerti subirebbero un blocco immediato: pertanto tanti fratelli in difficoltà, che le varie vicissitudini della vita hanno messo in condizione di dover chiedere un aiuto, si troverebbero senza il supporto offerto quotidianamente dai volontari dell’associazione stessa. E soprattutto non riuscirebbero a soddisfare uno dei bisogni primari dell’individuo:
la fame.
Facciamo appello pertanto alla sua carità ed alla sua misericordia, affinché possa intervenire e darci una mano a salvare la nostra realtà, senz’altro piccola, ma di grande importanza per tutti coloro che, forse, senza la nostra presenza, non saprebbero a chi chiede una mano nella loro difficoltà.

Un caloroso saluto

IL PRESIDENTE
(Domenico Olivieri)

LETTERA A MATTARELLA
[06/11/24, 10:24:48] Daniela Facciolini: llustrissimo sig. Presidente
siamo un gruppo di amici che ha costituito l’Associazione di Volontariato “Multa Paucis” con sede in Teramo, presso convento Madonna delle Grazie, operante sul territorio da circa dieci anni.
L’associazione, regolarmente iscritta al Registro Nazionale Enti del terzo settore (Runts), oltre a gestire una mensa sociale, è quotidianamente schierata a fianco di tutte quelle realtà (famiglie, fratelli in difficoltà, etc.) dislocate nell’ambito del territorio dei comuni della provincia teramana.
Le richieste di assistenza all’Associazione, soprattutto in questo periodo caratterizzato da particolari difficoltà economiche, hanno subito un forte aumento. Basti pensare che la distribuzione gratuita dei pasti ha avuto una crescita esponenziale, attestandosi, alla data odierna, in circa 120/130 pasti quotidiani (con trend di crescita significativo per una piccola città come Teramo) che, nei casi di evidente difficoltà, vengono anche consegnati al domicilio di famiglie che non sono nelle condizioni di ritirarli presso la sede della mensa.
Va altresì evidenziato che l’attività della scrivente associazione, non si limita alla produzione dei pasti: la distribuzione di vestiti, scarpe, coperte, aiuti economici per il pagamento di bollette e quant’altro impegna quotidianamente i volontari dell’associazione.
Come indicato in precedenza, l’Associazione ha la propria sede presso alcuni locali del Convento annesso al Santuario Madonna delle Grazie in Teramo, che sarà oggetto di lavori di restauro, finanziati con fondi PNRR. Tali locali sono stati concessi con regolare contratto di comodato gratuito, tenuto conto delle pregevoli attività svolte dall’associazione stessa.
Nella predisposizione del cronoprogramma esecutivo dell’intervento e nella costituzione di un apposito tavolo di lavoro da parte della locale Prefettura, relativo alle criticità ed ai disagi che le lavorazioni comporteranno, e che vede coinvolti, tra gli altri, S.E il Vescovo di Teramo ed il Rettore del Santuario, purtroppo non si è tenuto conto della nostra realtà.
Infatti la nostra Associazione non è stata invitata a sedersi al tavolo di che trattasi e,
con una nota inviata dal Prefetto di Teramo al Rettore del Santuario, e stata rappresentata l’estrema urgenza di liberare gli spazi utilizzati dall’Associazione, in quanto il responsabile del procedimento e la direzione dei lavori hanno posto in evidenza l’assoluta incompatibilità delle attività della mensa con lo svolgimento dei lavori, anche se i locali adibiti a cucina non sono soggetti ad interventi di restauro.
Possibile che non possa essere trovata una soluzione diversa, finalizzata a tutelare la “fragilità” delle decine e decine di persone, assistite dai volontari della Multa Paucis, che trovano nella mensa non solo un pasto, ma anche un po’ di calore e comprensione.
Viene altresì da chiedersi, essendo Teramo una città interessata da tanti cantieri post- sisma, come mai i negozi ed i bar, presenti negli stabili oggetto di interventi di restauro, possano continuare ad esercitare la propria attività e tale opportunità viene negata alla nostra associazione?
Appare superfluo sottolineare che, qualora lo “sfratto” dell’Associazione dai predetti
locali dovesse diventare “esecutivo”.
, senza una preventiva ricollocazione dell’attività della
stessa, i servizi offerti subirebbero un blocco immediato: pertanto tanti fratelli in difficoltà, che le varie vicissitudini della vita hanno messo in condizione di dover chiedere un aiuto, si troverebbero senza il supporto offerto quotidianamente dai volontari dell’associazione stessa. E soprattutto non riuscirebbero a soddisfare uno dei bisogni primari dell’individuo:
la fame.
Facciamo appello pertanto alla sua carità ed alla sua misericordia, affinchè possa intervenire e darci una mano a salvare la nostra realtà, senz’altro piccola, ma di grande importanza per tutti coloro che, forse, senza la nostra presenza, non saprebbero a chi chiede una mano nella loro difficoltà.

Con affetto

IL PRESIDENTE
(Domenico Olivieri)