CASTELLALTO –  Domani pomeriggio nel borgo di Castellalto si terrà la manifestazione “CastellHalloween”.  La particolarità di quest’anno sarà la lettura animata di un racconto inedito di una ragazza del territorio ambientato nelle vie del paese.

 

Il Racconto:

Era una notte fredda e scura, la pioggia batteva forte, il vento spazzava le strade di una Castellalto sconvolta dalla guerra e dalla peste che infuriava ormai da settimane, quando un’anziana donna bussò sulle imponenti porte del paese. Le aprì un soldato magro e pallido con il viso scavato e la divisa militare di almeno due taglie più grandi. La donna gli chiese: “Buon uomo, la prego, mi faccia entrare, sono giorni che vago per queste campagne e nessuno mi ha permesso di avvicinarmi. Prometto che vi saprò ricompensare se mi accoglierete”. 

L’uomo guardò la vecchina: sembrava stanca e affamata ed era evidente che in quelle condizioni non avrebbe mai potuto attaccare nessuno. Le fece quindi un debole cenno e la fece passare. L’anziana accennò un sorriso. La guardia la guidò tra gli stretti vicoli sassosi, raggiunsero la piccola chiesa di San Giovanni Evangelista e da lì si spostarono davanti ad un palazzo a tre piani in mattoni di terracotta. Lui abitava all’ ultimo piano, in una stanza povera e spoglia con dentro un tavolo in legno, una sedia mezza sfondata, un focolare annerito e della paglia a fare da letto. Sopra al tavolo c’erano una misera ciotola intagliata a mano con dentro un po’ di brodo e, affianco, un tozzo di pane. L’ uomo prese un’altra ciotola, uscì, la sciacquò e rientrò. 

Poi prese la sua ciotola e versò un po’ di brodo nell’altra, divise il pane con la vecchina e le passò il brodo. Lei ringraziò e iniziò a mangiare in silenzio. Poi, dopo aver finito, disse: “Mi accompagnerebbe alla piazza principale?”. L’uomo si alzò, le fece cenno di seguirlo e la condusse al Belvedere, dove erano riuniti i pochi abitanti che non erano ancora stati colpiti dall’epidemia. 

La donna iniziò a dire con voce ferma e decisa: “Per la vostra gentilezza sarete ripagati. Io vi benedirò! Da oggi nessuno si ammalerà più e i malati guariranno!”. Poi aggiunse: “Però io sono vecchia, la mia magia è ormai debole e da sola non posso mantenerla in vita. Voi ogni anno, in questo giorno, dovrete mascherarvi da mostri, fantasmi e streghe per rinnovare l’incantesimo che proteggerà le vostre mura!”. 

Da quel momento nessuno più si ammalò e ogni malato guarì. Della misteriosa vecchina si perse ogni traccia, ma da quel giorno tutti, la notte del 31 ottobre, si mascherano da creature spaventose tra le quali si aggira sempre un gatto dall’elegante pelo nero. 

Alcuni giurano di averlo visto trasformarsi in una vecchina sorridente.