PESCARA – “La Regione Abruzzo è impegnata nella difesa delle famiglie, dei lavoratori e dell’economia abruzzese ed è aperta alle collaborazioni e alle proposte di tutte le parti sociali e dei sindaci di tutti i comuni piccoli e grandi. I tempi che stiamo vivendo sono davvero complessi se paragonati alle altre crisi attraversate nei decenni passati. Ancor di più in questo momento congiunturale che investe il mercato non solo nazionale ma globale. Una crisi che tocca, per i riflessi che produce in questa regione, il settore dell’automotive”. Lo afferma l’assessore alle Attività produttive Tiziana Magnacca, annunciando il secondo appuntamento del tavolo regionale dell’Automotive in agenda lunedì, 21 ottobre, presso il Comune di Atessa.
“Marco Marsilio si sta spendendo in prima persona per sostenere le ragioni dell’Abruzzo per una giusta transizione ecologica. Ai tavoli nazionali del Ministero del Made in Italy e a quelli di Bruxelles ha fatto sentire la voce dell’Abruzzo perché non possiamo permetterci passi falsi. La transizione deve esserci e deve essere adeguata nelle modalità senza creare rischi di perdita di posti di lavoro e quindi povertà per le famiglie” evidenzia l’assessore.Nonostante tutto l’Abruzzo si difende nelle esportazioni, proseguono le performance positive. Un dato costante di crescita che viene accertato dall’Istat. Un 2,1 per cento in più nel primo semestre del 2024 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Una dimostrazione di vivacità delle imprese abruzzesi, dato che colloca la nostra regione al dodicesimo posto in Italia. Diversi settori sono in area positiva chi soffre è nel settore dei mezzi di trasporto con un meno 5,6 per cento, in linea con il dato nazionale”.
“Abbiamo ridato vigore – ribadisce l’assessore Magnacca – al tavolo regionale dell’Automotive, dopo il primo incontro a Teramo ci ritroveremo lunedì 21 ottobre ad Atessa al quale parteciperanno sindacati, istituzioni, università e associazioni datoriali. E di questi giorni il percorso nuovo che abbiamo avviato perché l’Agenzia per le attività produttive, per quanto prevedeva la legge istitutiva, sia più convergente con le esigenze del mondo produttivo”.
“Non è alzando le barricate, scrivere documenti o peggio ancora gridare alla luna che si risolvono i problemi. Lo scontro non giova a nessuno e non risolve i problemi causati da questa transizione ecologica, che sta diventando più dolorosa di quanto abbiano immaginato i commissari europei. E’ il momento di fare squadra a tutti i livelli istituzionali e i ‘propri compiti’ a casa, dai livelli di responsabilità a quelli locali. Creando un vero e proprio ‘sistema’ in grado di competere a livello globale”.
dell’auto che investe l’intero continente. Lo dimostrano anche la chiusura di stabilimenti da parte di grandi case automobilistiche tedesche che hanno investito sull’elettrico e che vedono in grosse difficoltà colossi come Volkswagen, Audi o Bmw. “Guai a chi si tira fuori dal compito di fare squadra solo per sperare di raccogliere un voto in più: tutti in prima linea per una regione nel cuore dell’Italia. E’ necessario fare squadra perché la compattezza politica, sindacale e sociale di un territorio aiuta a mantenere saldi i presidi produttivi, ma soprattutto scoraggia chi vuole trarre vantaggio da questo momento non semplice ma che, sono certa, apre a nuove opportunità future rispetto alle quale non possiamo non farci trovare pronti come settimo paese più industrializzato nel mondo” conclude Magnacca.