TERAMO – Piedi in terra. Non sentirsi tra le grandi del girone F aiuterà a vincere e a rendere il primo campionato di Serie D del Città di Teramo sgombero da nuvole, come qualcuno aveva superficialmente presagito dopo i due punti (su sei) raccolti all’inizio.
Non illudersi se vai a passeggiare ad Isernia che poi si va a prendersi un punto a Chieti dopo aver vinto a Fermo, né se batti l’Ancona, non uno squadrone se non per il blasone, ben oltre lo striminzito 1-0 finale. Non pensare che tra la quarta serie e l’Eccellenza stravinta non ci sia tanta differenza, perché ce n’è eccome. La logica di questo avvio del Città di Teramo deve pertanto continuare ad essere manifestata con umiltà, da “artisti dietro le quinte” non dimenticando che aver vinto la Promozione al primo tentativo fu un atto dovuto e che l’essersi ripetuti in Eccellenza è equivalso ad aver lanciato un segnale forte, molto forte e dal valore “particolarissimo”.
Oggi bisogna fare propria la consapevolezza d’aver già conquistato la città e che il torneo andrà vissuto settimana dopo settimana.
Andranno invece enfatizzate le 2.500 presenze di ieri sugli spalti, 424 anconetani inclusi. La nostra città, storicamente, non registrava questi numeri neanche nella media-presenze della Lega Pro e questo sì che ha un qualcosa particolarmente significativo, a testimonianza del grande feeling instauratosi con la città. La migliore delle riprove è data dalle soddisfazioni espresse ieri e stamattina da Luciano Campitelli e da Ercole Cimini che Teramo conoscono meglio di tanti altri e che ieri erano presenti, anche loro, sugli spalti del “G. Bonolis”.
Parleremo di questi temi e del torneo stasera in Supergol per il settimo appuntamento stagionale, dalle ore 20:30 alle ore 22:00, su Super J. Marco De Antoniis sarà il gradito ospite di turno.