L’AQUILA – Sarà presentato oggi al Comune de L’Aquila – Palazzo Margherita – la XXXII edizione del Premio Nazionale Paolo Borsellino . “Fare memoria” è il tema scelto per quest’anno dal Premio che può vantare la presenza del direttore generale della pubblica sicurezza (capo della Polizia) Prefetto Vittorio Pisani che da dirigente della squadra mobile di Napoli ha coordinato la cattura di diversi capi di camorra, tra cui Antonio Iovine e Michele Zagaria ed a cui è stato dedicato il serial tv “Sotto copertura” . Una edizione che su tutto il materiale promozionale potrà vantare il logo della Polizia di Stato
Presenti il Prefetto Vittorio Rizzi, vice capo dell’A.i.s.i. (servizi segreti) e già vice capo vicario della Polizia di Stato e Presidente del Premio Borsellino; il Prefetto Luigi Savina, già vice capo vicario della Polizia di Stato e Presidente uscente del Premio, il Presidente della Regione Marco Marsilio; il Sindaco Pierluigi Biondi, il Questore Enrico De Simone; il procuratore David Mancini, e i due portavoce del Premio Francesca Martinelli e Graziano Fabrizi, oltre a numerose autorità regionali, per ribadire che educare alla cultura delle regole e al senso di appartenenza alla comunità è tra i compiti affidati alla Scuola per agire anche contro la violenza di genere in forte aumento, bullismo, droghe e micro criminalità giovanile.
La cerimonia di Premiazione si svolgerà venerdi 25 ottobre dalle ore 10,00 nel teatro de L’Aquila in diretta streaming sulle pagine social del Comune de L’Aquila, sulla pagina facebook di Radio Cerrano Web tv e del Premio Borsellino (www.premioborsellino.it). Visto il successo delle precedenti occasioni anche quest’anno il premio sarà in live streaming nei principali suoi appuntamenti sulnuovo sito del Premio oltre che sulla pagina di Radio Cerrano Web tv.
Un Premio per “Fare memoria”. Per ricordare a tutti quello che è successo. La violenza ma anche il momento di svolta. Perché da quelle stragi del 1992 è stato chiaro che la lotta alla mafia riguarda l’intera società e la sconfitta della mafia è indispensabile per lo sviluppo del Paese. La mafia è un nemico che può essere sconfitto dal mondo della scuola che ha una funzione fondamentale. Fare antimafia, studiare la nostra storia recente, conoscere il lavoro di chi si è sacrificato. E la scuola ha dimostrato di poter svolgere questo compito grazie al grande impegno di docenti e studenti per un Paese libero dall’illegalità. “Fare memoria” perché la criminalità organizzata che inquina e stupra la nostre città con la droga, l’usura e l’immigrazione clandestina può essere sconfitta se l’intera società acquista consapevolezza e si mobilita. Un premio perché non possiamo distrarci. Dobbiamo continuare con ancora più decisione. Per ricordare Falcone, Borsellino e tante vittime, ma è anche parte di un lavoro indispensabile portato avanti tutto l’anno, di diffusione della consapevolezza. Per questo è veramente fondamentale ritrovarsi con le nuove generazioni e far sì che il ricordo non sia semplicemente una commemorazione ma un tramandare i valori per i quali sono morti.