TERAMO – Berardo Rabbuffo, insegnante e vice preside del Convitto Delfico è tra i più furenti tra i presenti nella sede della Provincia per partecipare al tavolo tecnico permanente sulla vicenda del sequestro di Palazzo Delfico. “Siamo a corto di soluzioni, devono intervenire il Governo e il Prefetto. Anche al Liceo Milli potrei fare un esposto per far chiudere le scuole. Chiunque può fare esposti a questo punto“, ha detto. Rabbuffo ha chiesto di rivalutare la decisione di sequestrare il Delfico. “Le autorità si devono riunire e riconsiderare la riapertura; necessita un minimo di buon senso. L’unica soluzione è rientrare al Delfico, subito. Perché il Milli che deve ospitarci è peggiore come edificio”. Per Rabbuffo non sarà facile ricollocare i lavoratori. “Sono 1.600 presenze giornaliere che ruotano nel Delfico. Solo nel Convitto, 100 professori, 27 educatori, bidelli Ata, cuochi, infermieri guardarobieri, addetti alla stireria. Oltre agli studenti e insegnanti c’è tanto altro personale. Questo è un Terremoto bianco“.

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