TERAMO – “Propongo lo scambio tra enti della Sala Polifunzionale con la Palestra di Via Mazzini”. E’ questa l’idea del presidente della Provincia di Teramo, Camillo D’Angelo, che verrà formalizzata e trasmessa nei prossimi giorni alla Regione Abruzzo vista l’attesa di oltre 13 mesi del rilascio della certificazione antincendio dell’auditorium provinciale. “L’ennesima richiesta di documentazione trasmessa pochi giorni fa dai competenti uffici regionali testimoniano la complessità del rinnovo della documentazione. Questa situazione potrebbe ripetersi anche in futuro per altre criticità considerando che lo spazio culturale è posta all’interno di un edificio che, per buona parte, è di proprietà della Regione. Volendo deporre l’ascia per consentire che la diatriba trovi una soluzione condivisa e utile per la città, proporrò la restituzione della Sala Polifunzionale alla Regione chiedendo in cambio la cessione della proprietà della Palestra di Via Mazzini”, aggiunge D’Angelo.

“Abbiamo già in mano un progetto di riqualificazione dell’ex impianto sportivo che ci permetterà di creare una zona polivalente comprensiva di una palestra, di un campetto esterno e di un auditorium. In questo modo la Provincia garantirà al mondo dell’associazionismo, alle scuole e a chiunque ne avesse bisogno un’area adatta allo svolgimento di convegni, seminari, rappresentazioni e quant’altro. Così facendo avremmo un immobile interamente nelle mani dell’Ente, completamente rinnovato e dotato di ogni comfort. Tra l’altro la Sala Polifunzionale era stata in parte restaurata e quindi andremmo a cedere alla Regione una struttura immediatamente utilizzabile a conclusione di tutto l’iter attualmente in corso”, prosegue il presidente.

“Confido vivamente nell’accettazione di questa proposta in tempi celeri perché credo sia la miglior soluzione possibile all’impasse creatosi. Perseguendo questa strada, inoltre, potremmo restituire a tutta la provincia la disponibilità di ben due complessi fruibili dalle associazioni, dagli organismi e dalle istituzioni del territorio. Spero vivamente che il buon senso prevalga su ogni forma di personalismo e di ostruzionismo”, conclude D’Angelo.