PESCARA – “Il tenutario temporaneo delle chiavi della Regione si gloria per il 2% in più di passeggeri che ad agosto sono transitati per l’aeroporto d’Abruzzo. Si potrebbe dire che si accontenta di poco, perché un anno fa l’incremento era stato del 13,3%, ma la verità è che egli finge di non vedere ciò che sta accadendo da mesi attorno a quest’infrastruttura. Ecco un breve riepilogo: Negli ultimi dieci mesi lo scalo pescarese ha perso 35.228 utenti, mentre tutti gli altri ne guadagnano (media nazionale: +10,4%); attribuire questo calo alla sola perdita del volo per Milano Linate è semplicistico e non tiene conto della cancellazione del collegamento per Varsavia, cui si sono aggiunti i forti tagli alle frequenze con Torino, Barcellona (Girona), Bergamo, Dusseldorf, Malta e Memmingen.

Da domani terminano i voli per Torino e Alghero. Il taglio al collegamento con il capoluogo piemontese (quest’anno attivato soltanto da maggio a settembre) è problematico poiché colpisce direttamente l’economia del nostro territorio. Ma è chiaro che la ferita più dolorosa riguarda la cancellazione del volo per Milano Linate, assente ormai da 14 mesi. E’ possibile che in questo lunghissimo lasso di tempo nessuno abbia saputo rimediare?

Ryanair fa quello che vuole senza che nessuno in Regione dica nulla: le frequenze sono diminuite e gli orari attuali sono molto più scomodi rispetto a un anno fa. Intanto, in poco più di 12 mesi abbiamo perso due compagnie: Ita Airways e Volotea, che ci garantiva tre destinazioni. Per fare un esempio vicino a noi, Ancona ha 7 collegamenti targati Volotea, tra i quali Parigi e Atene.

Il consiglio di amministrazione della Saga è scaduto tre mesi fa e non si sa quando verrà rinnovato. Le liti interne al centrodestra abruzzese per la spartizione dei posti di sottogoverno stanno paralizzando diversi settori tra i quali quello aeroportuale.

C’è da essere soddisfatti di un quadro simile? Secondo noi no. Chi gioisce di questa situazione e non vede il problemi che ci sono intorno o lo fa ipocritamente oppure ha una visione miope. Sempre che ce l’abbia, una visione”. – On. Luciano D’Alfonso –