CHIETI – “I piani di rientro sono tecnicamente falsi, nel senso che si fondano su un presupposto che non è saltato: la sostenibilità del sistema sanitario regionale. I piani sono incompatibili con quanto emerso dal Rapporto sulle sanità regionali della Ragioneria Generale dello Stato: l’Abruzzo è terz’ultima tra le Regioni per la spesa sanitaria pro capite e tra le primi tre per il ricorso a spese personali per pagarsi le cure”.
“I tagli a prestazioni, farmaci e possibili accorpamenti non sono sostenibili, andiamo oltre il fattibile. Mi chiedo come mai nessuno solleva una questione di fondo: com’è stato possibile che gli stessi manager che oggi presentano quei piani di rientro sono gli stessi che nei loro bilanci di previsioni prevedevano i pareggi di bilancio, salvo riscontrare perdite continue, fino a 190 milioni di euro ?”
“Ora è necessaria una verifica contabile molto approfondita”.
Camillo D’Alessandro, Presidente regionale di Italia Viva