ROSETO – Il 31 Gennaio 2019, alle ore 9.00 presso il Palazzo del Mare a Roseto Degli Abruzzi si terrà l’evento “Una Riserva di opportunità”. Un’appuntamento che crea un primo e ragionevole confronto fra gli operatori, agricoltori ed allevatori della Riserva Borsacchio con esperti di fama nazionale ed internazionale sui temi dello sviluppo naturale, la difesa del suolo, l’agricoltura sostenibile e presentando uno studio che darà finalmente un valore al faticoso lavoro degli uomini e donne che ogni giorno vivono nella Riserva Borsacchio.
L’incontro è organizzato dalle Guide del Borsacchio in collaborazione con le maggiori associazioni ambientaliste italiane:WWF,Legambiente, Italia Nostra e FIAB, con la partecipazione dello IAAP, Erbamata,l’Istrice e l’associazione Italiana Insegnanti di Geografia. Patrocinato dal Comune di Roseto Degli Abruzzi, dall’AMP Torre del Cerrano e dal Collegio dei Periti Agrari di Pescara,Ascoli e Teramo.
All’incontro saranno presenti gli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “Di Poppa – Rozzi” con invito esteso agli studenti del Polo Liceale Saffo e dell’Istituto Superiore Moretti di Roseto Degli Abruzzi.
Al tavolo degli esperti saranno presenti: il Colonnello dei Carabinieri Forestali Gualberto Mancini, il Biologo ed Entomologo Remo Angelini specializzato nella risoluzione delle problematiche derivanti dal degrado ambientale ed infine l’Agro-Metereologo Giovanni Narciso appena rientrato dalla Birmania dove ha condotto un progetto per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici con la partecipazione e finanziamento del governo Canadese ed Australiano.
Nel corso della giornata si presenteranno le linee di progetto e finanziamento del GAL TerreVerdi Teramane destinate all’ambiente ed agricoltura e le relazioni sul progetto di ascolto delle esigenze degli allevatori ed agricoltori della Riserva Borsacchio.
Un’appuntamento di livello nazionale che punta a confrontarsi con chi vive la quotidianità nella Riserva lavorandoci con fatica. Non è più possibile parlare di Riserva Borsacchio senza interagire con chi vive al suo interno. La chiave dello sviluppo di quest’area passa dall’ascolto delle esigenze di chi ci vive.