TERAMO – Un incontro mattutino in città tra i protagonisti della vicenda Bonolis e l’amministrazione comunale, ad una settimana dalla quarta giornata di campionato, la seconda casalinga, domenica prossima contro l’Avezzano. Sarà il 29 settembre ed il giorno seguente si terrà il Consiglio Comunale atteso da tempo, tanto, troppo. Secondo logica la città scriverà una pagina storica, nel senso che, dopo oltre tre lustri, esattamente 16 lunghissimi anni, per la prima volta, in attesa del Bando, varierà uno dei due interlocutori, che non saranno due privati.

Al momento, comunque, non c’è stato alcun accordo, perché il gestore ha semplicemente ribadito quelle che sono le notissime condizioni, senza discostarsi di una virgola: per aprire le porte dello Stadio chiede la regolarizzazione di una somma pregressa che il Città di Teramo ritiene di non dover corrispondere in quella misura.

La novità? Filippo Di Antonio era presente all’incontro con i suoi soci: “…non ho proferito parola alcuna all’incontro ma dovremo avere prestissimo una bozza d’intesa, che valuteremo” – ha poi ribadito nella sua televisione nel post-gara di Castelfidardo -. Mai, come in questa circostanza l’intesa, se arriverà, sarà presa collegialmente. Se così sarà.

Si spera, ovviamente, che tutto si chiuda positivamente anche prima del Consiglio Comunale, esclusivamente per i tifosi. Il futuro sarà poi diverso, al pari della volontà di realizzare un nuovo impianto per una miriade di motivi che sono circoscritti a chi il calcio lo fa ed è cosa naturale per chi professionalmente lo conosce.

Non è materia per tutti, insomma.