TERAMO – Non ho assistito ai lavori del Question Time, ma ho letto attentamente il resoconto di Daniela Facciolini.

Sorpreso? No, perché certi “andazzi” non hanno bisogno di essere verificati. Che tra il consigliere regionale Cavallari ed il Presidente della Provincia D’Angelo ci sia una linea neanche sottile che li accomuni, è evidente. In altri tempi le chiamavano “correnti”, con i protagonisti di allora che avevano però il buonsenso di non rinnegarle, neanche pubblicamente. Oggi operando in maniera identica all’interno di una maggioranza di governo, lo fanno per “tramiti” ed anche estemporaneamente, senza che i “capibastone” escano mai allo scoperto, anche maldestramente.

Dietro a questo modo di fare politica (si fa per dire) certi comportamenti vanno ovviamente censurati ed il prossimo elettorato difficilmente li dimenticherà: ma se lo chiederanno almeno i “politici nascosti”?

Per adesso la città sta metabolizzando tanto di quel che emerge sempre più con chiarezza, dando anche qualche risposta meno complessa ai diversi ritardi di tante, troppe cose. Stadio “Bonolis” incluso.