CAMPOTOSTO – Il weekend appena trascorso ha visto il campo sportivo di Campotosto trasformarsi in una vibrante arena per la prima edizione del Festival del Boscaiolo, un evento che ha attirato oltre 2000 persone nonostante le rigide temperature autunnali. L’iniziativa, organizzata in collaborazione con l’amministrazione comunale di Campotosto e la Pro-Loco, ha confermato l’importanza di eventi di questo tipo per la valorizzazione delle aree interne dell’Appennino.

La manifestazione ha riscosso un successo oltre le aspettative, grazie anche al grande impegno profuso dai partner organizzativi. “Ringraziamo di cuore l’amministrazione comunale di Campotosto per aver creduto in questo progetto da noi presentato, e la Pro-Loco di Campotosto per il prezioso lavoro svolto al nostro fianco“, ha dichiarato Nicolino D’Alonzo, Presidente dell’Associazione Culturale VIVERE LA MONTAGNA, promotrice dell’evento. Non sono mancati, inoltre, i ringraziamenti alle autorità intervenute durante il convegno agro-silvo-pastorale che si è svolto sabato pomeriggio, un momento di confronto e riflessione fondamentale per il futuro delle comunità montane.

Uno dei momenti più emozionanti del festival è stata la gara del Triathlon del Boscaiolo, che ha visto protagonisti i boscaioli, veri simboli di passione e dedizione. “Un sentito ringraziamento va al gruppo dei Boscaioli per la determinazione e l’impegno dimostrato durante la gara e per aver, ancora una volta, creduto nel progetto di questo Festival”, ha aggiunto il Presidente. L’evento ha evidenziato come le competizioni tradizionali, unite a momenti di riflessione sul territorio e la sua gestione, possano contribuire al rilancio delle nostre montagne.

Il Festival del Boscaiolo ha rappresentato un’occasione unica per celebrare le tradizioni locali e promuovere una cultura sostenibile nelle aree montane, dimostrando che “eventi come questo sono fondamentali per rilanciare e valorizzare le nostre aree interne, soprattutto se organizzati al di fuori del consueto periodo estivo”, ha sottolineato Nicolino D’Alonzo.

L’Associazione Culturale VIVERE LA MONTAGNA dà quindi appuntamento al prossimo anno per una seconda edizione che promette di essere ancora più coinvolgente e partecipata.