TERAMO – “Se si dovesse fare un paragone tra l’organismo costituzionale e l’organismo umano, si dovrebbe dire che la scuola corrisponde a quegli organi che nell’organismo umano hanno la funzione di creare il sangue”.

Care studentesse, cari studenti, è con questa frase di Piero Calamandrei, Padre Costituente e sostenitore dell’alto valore della scuola quale organo costituzionale, che voglio consegnarvi, oggi, il mio “bentornati a scuola”. Quella scuola dove grazie ai vostri insegnanti, a tutti gli operatori – dal personale di segreteria ai collaboratori scolastici – ai vostri compagni, imparerete ogni giorno di più a costruire quel senso di comunità che deve guidarvi in ogni aspetto della vostra vita. Quella scuola dove siete e sarete i protagonisti, con il vostro impegno, la vostra passione, la vostra dedizione. Perciò il primo augurio che vi rivolgo è di poter vivere i prossimi mesi con la consapevolezza piena del compito a voi richiesto, consci dell’importanza che questo ha: innanzitutto per ciascuno ma anche per tutti gli altri, compresi noi adulti.

Tornare a scuola, significa riallacciare quel nodo che vi unisce e dar vita ad una società nella società che, con le sue regole esclusive è di fatto un nucleo nevralgico della comunità di cittadini.

Tornare a scuola vuol dire aprirsi all’ascolto, al confronto, alla crescita. Quella scuola che, grazie alla conoscenza, vi garantirà gli strumenti per leggere ed interpretare il mondo in cui viviamo, per costruire un mondo migliore per voi stessi e per chi verrà dopo di voi. Quella scuola dove, nella meravigliosa diversità di ognuno di noi, imparerete il valore del lavorare insieme, il rispetto dell’altro come persona, l’importanza di abbattere ogni barriera.

È nel rapporto con i vostri compagni, i vostri docenti, che imparerete il valore della solidarietà, a tendere la mano a chi è in difficoltà, a non lasciare nessuno indietro, a riscoprire interazioni autentiche, senza nascondersi continuamente dietro uno schermo, a riprendere a comunicare con sincera profondità l’uno con l’altro.

La scuola è e sarà il vostro mondo. Tutto ciò che siete e tutto ciò che vorreste essere è racchiuso lì, manifestato lì, detto o non detto lì, vissuto lì.

Penso a voi, scolari delle elementari, alla vostra scoperta del mondo attraverso lo studio delle lettere e dei numeri come primo strumento di conoscenza. Penso a voi ragazzi delle medie inferiori, ai vostri occhi aperti e spalancati sulla realtà che appare così nuova, così come nuove sono le materie che cominciate ad approfondire. Penso a voi, ragazzi delle superiori, a tutte le energie e a tutte le emozioni che sprigionerete nel compimento del vostro cammino scolastico.

Oggi più che mai la scuola è il generatore inesauribile della cultura della Pace, il luogo in cui ciascuno di voi, libero da ogni pregiudizio, differenza e stereotipo, scopre nell’altro un pezzo della propria felicità, una parte del destino comune ci unisce.

A tutti voi, ai vostri insegnanti, auguro di non perdere mai la consapevolezza del valore della scuola come “scuola del carattere, formatrice di coscienze, formatrice di persone oneste e leali”, come ci ricordano sempre le parole di Calamandrei.

Buon anno scolastico a tutti voi. – Il Sindaco Gianguido D’Alberto