ROSETO – Si è tenuta questa mattina, nella Sala Giunta del Municipio di Roseto degli Abruzzi, la Commissione Urbanistica presieduta da Enio Pavone e che ha visto la presenza dei Commissari: Vincenzo Addazii (Per Nugnes Sindaco), Gabriella Recchiuti (delegata per Roseto in Azione), Christian Gabriele Aceto (Under), Sabatino Di Girolamo (Partito Democratico), Rosaria Ciancaione (Liberi Progressisti) e Giuseppe Bellachioma (Gruppo Misto). A partecipare all’incontro, in qualità di invitati, anche il Sindaco Mario Nugnes, l’Assessore alla Rigenerazione Urbana Gianni Mazzocchetti e il Dirigente del I Settore Ing. Riccardo Malatesta.

La Commissione ha affrontato il tema della riperimetrazione della Riserva Borsacchio e si è pervenuti alla decisione di presentare, rispetto a questa vicenda, una risoluzione urgente per il prossimo Consiglio Comunale, la cui data sarà fissata domani dalla Conferenza dei Capigruppo.

I contenuti della risoluzione sono stati approvati da tutti i presenti ad eccezione del Commissario Bellachioma che ha espresso una posizione diversa. Assenti il Commissari Teresa Ginoble, Nicola Petrini, Francesco Di Giuseppe e Marco Ruggieri.

Nello specifico la risoluzione recita: “Il Presidente Pavone, quindi, sentiti i commissari, il Sindaco Nugnes e l’Assessore Mazzocchetti, ha proposto di far approdare in Consiglio Comunale un atto unitario (risoluzione urgente) che proponga alla Presidenza della Giunta Regionale di modificare il Disegno di legge regionale approvato con DGR n.311-c del 04/06/2024, inserendo in esso l’abrogazione dell’art.25 della Legge regionale n.4 del 25 gennaio 2024, la definitiva approvazione del PAN dagli organi competenti della Regione Abruzzo come licenziato dal Consiglio comunale della Città in data 27 gennaio 2024, ferma restando la disponibilità a partecipare ad un eventuale iter per una futura riperimetrazione, iter rispettoso della legge 394/1991 Legge Quadro sulle aree protette della Regione Abruzzo, ove la regione nella sua autonomia ritenesse di attivarsi in tal senso. Inoltre, si conviene, di valutare l’eventuale possibilità di un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica avverso alle due DGR 310 e 311-C del 04/06/2024, attese le chiare illegittimità comprese nei due atti (nella proposta di legge allegata alla DGR. 311-C ad esempio si ripropone l’iter viziato della legge regionale 4/2024) sia per chiedere in via incidentale di sollevare la questione di illegittimità costituzionale della regionale n.4/2024”.

Nel corso della Commissione sono state approvate anche tre proposte di Delibera di Consiglio Comunale riguardanti l’Urbanistica: due Permessi a Costruire in deroga e l’attuazione di un Subcomparto. Atti che saranno posti all’attenzione dei prossimi Consigli Comunali.

“Sono soddisfatto dell’esito della Commissione Urbanistica. Abbiamo ribadito che la norma che ha riperimetrato la Riserva del Borsacchio era palesemente incostituzionale perché non ha seguito il percorso previsto dalla Legge Quadro su Riserve e Parchi – afferma il Presidente della Commissione Urbanistica Enio Pavone – Circostanza sostenuta dal nostro Consiglio Comunale fin da dicembre scorso ma sollevata anche dal Ministero e dallo stesso Consiglio dei Ministri. Tanto è vero che anche il Presidente Marsilio si è dovuto impegnare a tornare sui suoi passi perché rischiava che il governo impugnasse la norma regionale. Oggi, l’unica strada da seguire è quella che vede l’abrogazione della norma “Taglia Riserva”, l’approvazione del Pan da parte della Regione e poi, eventualmente, avviare una fase di concertazione con tutti i portatori d’interesse e con tutti gli Enti interessati”.

“Quello che dicevamo noi, ovvero dell’incostituzionalità del percorso che ha portato al taglio della Riserva Borsacchio, è stato affermato anche dai Ministeri e, indirettamente, dal Presidente Marsilio che, nel mese di giugno, con due Delibere di Giunta Regionale, ha avviato un nuovo iter per la riperimetrazione – aggiunge il Sindaco Mario Nugnes – Oggi torniamo a dire che è necessario, in primo luogo, completare l’iter relativo al Pan, abrogare ciò che è stato fatto in maniera illegittima lo scorso dicembre e, dopo, avviare la fase di confronto per una successiva ed eventuale riperimetrazione. Prima di arrivare ad un eventuale ricorso di fronte alla Corte Costituzionale noi crediamo che la politica possa ottenere un risultato oggettivo e capace di soddisfare tutte le parti in causa”.